Oggi abbiamo incontrato i Re Del Kent, band di Milano che ha di recente pubblicato un primo album dal titolo “Sottocultura”, un disco che si rifà a quella scena alternative che va dai Verdena ai Marlene Kuntz, passando per Teatro Degli Orrori e Zen Circus.
Abbiamo chiesto loro di portarci nell’underground italiano con 5 tracce indipendenti.
Campos – Qualcosa cambierà
In realtà è un brano a caso dei campos, gruppo che meriterebbe molta più visibilità. Chitarre acustiche e melodie sognanti. Uno schiaffo al mainstream. E 3 dischi bellissimi all’attivo.
Appino – Il testamento
Canzone ispirata a Mario Monicelli e l’episodio della sua morte. Un violino sempre presente che da una bella impronta malinconica al pezzo che poi va in crescendo con l’ingresso chitarre ed un testo che è perfetto sotto qualsiasi punto di vista. Grande Appino come sempre.
Lucio Corsi – Freccia Bianca
Come rendere poesia un normalissimo viaggio in treno da Milano ad un paesino ligure. Il pezzo suona davvero bene e regala bellissime immagini del mondo di Lucio, che sembra uscito da un film.
Offlaga Disco Pax – Dove ho messo la golf?
Anche qui scelgo un pezzo a caso tra i tanti. Come sempre ci si sente nella storia e la si vive insieme a loro, in mezzo chitarre, synth, bassi, loop e mille suoni che ti entrano nel cervello.
Giovanni Truppi – Scomparire
Voce e piano. Non serve davvero altro. Un tema non proprio dei più semplici, trattato in modo diretto ma allo stesso tempo con una delicatezza incredibile. Canzone stupenda ed emozionante. Complesso è semplice allo stesso tempo. Come solo Giovanni sa fare. Numero 1!

