“Paradiso Libre”, il nuovo singolo della band ALTAPRESSIONE, è la meta di un percorso, tanto reale quanto virtuale. È il bisogno di restarsi accanto per non perdersi, ma senza mai fermarsi. Note e parole creano un dondolo mentale dal quale si fa fatica a scendere; il desiderio, infatti, è quello di continuare a salire.
Spiega la band a proposito del brano: «Avevamo voglia di un posto dove sentirci leggeri come angeli ma sporchi come diavoli. Ora lo abbiamo».
Per l’occasione, abbiamo chiesto loro quali sono i loro 5 brani preferiti.
Pino Fidanza:
IN THE AIR TONIGHT– PHIL COLLINS
Ricordo la prima volta che ascoltai questo pezzo da ragazzino: boom! Amore a primo ascolto! Stupendi arrangiamento, produzione e creatività musicale. La prima parte intimista, emotiva, la seconda “esplode” con uno dei fill di batteria più conosciuti della storia e una ritmica coinvolgente e incisiva a seguire, protagonista assoluta. Per non parlare del suono, marchio di fabbrica di Phil Collins, uno dei batteristi più grandi di tutti i tempi.
Paolo Manetti:
MATERIAL GIRL – MADONNA
La “mia Madonna”…. grazie a lei ho conosciuto la musica dei grandi (avevo più o meno 10 anni), devo tutto a quel disco e a chi me lo ha dato, perché ha acceso in me la fame di curiosità musicale: 3 mesi dopo avevo la camera tappezzata di tutte le band del momento (Spandau, Duran, Talk Talk ecc)
Andrea Pelatti:
BASKET CASE – GREEN DAY
È stata una vera e propria folgorazione quando su MTV passarono per la prima volta Basket Case. Avevo 13 anni, “strimpellavo” la chitarra a casa ormai da qualche anno, ma in quell’ esatto momento ho avuto l’impulso immediato di formare una band e suonare… suonare…suonare, e così ho fatto, nel giro di qualche mese avevamo formato gli SPIAA, band con cui ci siamo fatti le ossa, dai 14 ai 18 anni abbiamo fatto più di trecentocinquanta concerti da ogni parte ed in ogni situazione… bastava suonare!
Danilo Scuccimarra:
IT’S NO GOOD – DEPECHE MODE
Quando tutti pensavano che sarebbero rimasti nell’era synth pop 80’s ed a ridosso dell’avvento del trip hop (Morcheeba, Massive Attack, Groove Armada ecc) sono saltato sulla sedia: i Depeche hanno spostato un’altra volta il livello più avanti degli altri.
Disco ascoltato per mesi a tutto volume! Il club non morirà mai!!
Emanuele Torre:
L’ OMBELICO DEL MONDO – JOVANOTTI
Devo dire la verità! Provengo da una cultura musicale molto diversa rispetto alla nostra musica occidentale…e quindi all’inizio ho avuto un po’ di fatica per farle incrociare.
Poi se ne uscì (Jovanotti) con uno dei pezzi più pieni di tutto! un mix di culture musicali perfettamente integrate fra di loro, le percussioni che rotolano lì sotto…il tutto ricoperto da un’energia senza pari! Si percepisce chiaramente la voglia di musica!!

