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5 canzoni per accettare il proprio destino secondo Lorenzo Vizzini

Lorenzo Vizzini è un cantautore e autore di Ragusa del 1993. Comincia a scrivere le sue canzoni sin da bambino, imparando a suonare chitarra e pianoforte fra le pareti di casa.

A 18 anni, dopo essersi trasferito a Milano, firma sua prima importante collaborazione: scrive infatti otto brani dell’ultimo disco di Ornella Vanoni. Scrive poi per nomi del calibro di Renato Zero, Laura Pausini, Emma e Raphael Gualazzi.

Nel 2015, il suo primo album di inediti, il secondo nel 2018, e questo venerdì 15 gennaio 2021 esce il suo nuovo singolo Karma, una ballata pop leggera dal gusto estivo nata in risposta alla paura di mesi di solitudine forzata.

Per l’occasione, gli abbiamo chiesto cinque brani per accettare il proprio destino. 

CAETANO VELOSO – E’ COISA DO DESTINO

Caetano Veloso è uno tra gli autori che più amo. Questa è una sua canzone meno conosciuta, uscita come lato B nella primissima parte della sua carriera. Come spesso accade nella musica popolare brasiliana, dietro un samba festoso è raccontata una storia tanto triste quanto semplice: un ragazzo torna a casa e scopre che la sua ragazza ha portato via le sue cose, ma fra la sofferenza e la rassegnazione, ammette che “è coisa do destino”.

NICOLAS JAAR – NO

Non è necessario vedere il futuro per sapere ciò che succederà. Una meravigliosa ipnosi in lingua spagnola, adatta per meditare, fare l’amore e praticare pseudo-sciamanesimo domestico.

FRANCESCO BIANCONI – L’ABISSO

E’ uno tra i brani più belli ascoltati negli ultimi anni. E’ vero, forse non è strettamente legata al destino, ma quando l’ho ascoltata per la prima volta mi è venuto naturale fare i conti con il mio di destino e con quell’equilibrio umano fra l’evitare l’abisso e attraversarlo.

JOAQUIN SABINA – CUANDO ME HABLAN DEL DESTINO

La penna di Joaquin Sabina dovrebbe essere patrimonio dell’umanità. Immagino sia autobiografica, ad ogni modo racconta di un uomo che perde tutto in poco tempo. La desolazione si avverte dalle prime frasi di questa milonga, ma come in qualsiasi bel racconto la parte migliore è affidata al finale. Quando canta “Cuando me hablan del destino cambio de conversacion” è un colpo di grazia. Bellissime quanto surreali le parti in cui parla in italiano.  Alla fine sembra di avere scolato sei litri di tinto de verano insieme a lui, in uno sperduto bar andaluso.  Un gigante.

FRANCESCO DE GREGORI – LA LEVA CALCISTICA DELLA CLASSE ’68

Prima che una canzone sul destino, è una canzone che ha inciso sul mio destino. Da bambino, senza nessuna qualità tecnica a supporto del mio sogno, volevo diventare un calciatore. La mia maestra di italiano, facendo leva sulla mia velleità, mi fece ascoltare per la prima volta questa canzone di Francesco De Gregori e da lì il mio sogno diventò scrivere una canzone bella come quella. Chissà, probabilmente senza questo pezzo avrei avuto completamente un’altra vita.

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