“Eastwood Symphonic” è la storia del legame tra un figlio, il bassista jazz e compositore Kyle Eastwood, e suo padre, l’attore e regista Clint Eastwood. Sebbene Kyle sia apparso in alcuni film del padre, ciò che li ha uniti è soprattutto la passione reciproca per la musica.
Clint è anche il regista del film biografico su Charlie Parker, Bird, e produttore di documentarii su Thelonious Monk e Dave Brubeck. Kyle è cresciuto in una casa jazz; frequentando il Monterey Jazz Festival con i genitori, “ho avuto modo di andare dietro le quinte [e] ho conosciuto molti artisti. [e ho incontrato molti artisti, grandi come Dizzy Gillespie e Sarah Vaughan, che hanno influenzato la mia carriera”.
Con il suo quintetto (Andrew McCormack, pianoforte, Brandon Allen, sassofono, Quentin Collins, tromba e Chris Higginbottom, batteria), Kyle ha rivisitato le colonne sonore dei film già una volta, con l’album del 2019 “Cinematic” (Jazz Village), che includeva temi da La Pantera Rosa, Taxi Driver e Skyfall.
Per “Eastwood Symphonic”, il suo decimo album, Eastwood presenta un set dedicato esclusivamente alle musiche dei film di suo padre, registrato a Praga con la Czech National Symphony Orchestra (CNSO), vincitrice del Grammy® Award, e i suoi 12 titoli arrangiati e diretti dal trombettista e compositore vincitore del Grammy® Award Gast Waltzing. È una collaborazione che cattura sia lo spirito grandioso del cinema sia la natura colloquiale del jazz.
L’album contiene brani famosi tratti dai film di Clint Eastwood, tra cui “Il buono, il brutto e il cattivo” (Ennio Morricone), Dirty Harry (Lalo Schifrin) e Assassinio sull’Eiger (John Williams), oltre a canzoni composte da Clint (Flags of Our Fathers, Changeling) e Kyle (Letters from Iwo Jima, Gran Torino con il compagno di scrittura Michael Stevens).

