La Gamma Pop è rinata un paio di anni fa in occasione della pubblicazione del live dei Cut (“The battle of Britain: Live in UK”) ed ora rilancia l’esordio del gruppo bolognese. Già questa è una buona notizia.
Sono passati ben quindici anni dalla pubblicazione di questo fulminante esordio. Erano i tempi in cui impazzava il garage-punk della Blues Explosion, dei Chrome Cranks e degli Oblivians, per cui quando i Cut si affermarono fummo tutti contenti che anche in Italia ci fosse qualcuno che andava in quella direzione. Tuttavia, il sound dei bolognesi era più tagliente e per certi versi attingeva di più dal punk. Lo stesso titolo era un omaggio a Richard “Handsome Dick” Manitoba dei Dictators. Allora erano in cinque, con tre chitarre, una batteria e una cantante, il disco fu registrato in tre giorni e a mixarlo ci pensò Fabio ‘Magister’ Magistali.
In trentatre minuti il quintetto non fa prigionieri, tra i momenti stranianti e noise di “Snake dancer” e i singulti scheggiati e cattivi di “Barbie lifting” il gruppo procede a colpi di proto-punk a cavallo tra gli Stooges e le bambole di New York e di psychobilly con la conclusiva “Psycho rock’n’roll” che ha un tiro portentoso e convulso, in linea con i wah wah di “Super cinyc”.
“Operation Manitoba” è un disco epocale con il quale i Cut hanno intrapreso un’ottima carriera, durante la quale hanno avuto anche una buona visibilità all’estero, nonostante i cambi di formazione. Della formazione originaria sono rimasti i due chitarristi Carlo Masu e Ferruccio Quercetti, che con il batterista Francescon Billét, formano un trio che tritura rock’n’roll a non finire.
Vittorio Lannutti

