PRODIGY @ RADIO SHERWOOD – PADOVA 15.07.09
E pensare che stavo quasi per rinunciare a questo concerto. Motivo principale: la scelta del giorno infrasettimanale, che si sa, spiazza sempre noi onesti lavoratori. Ma anche perché alcuni amici mi avevano parlato di un gruppo che live non rendeva tanto come in cd. Invece all’ultimo ho deciso che, vedere una delle mie band preferite, che tra l’altro non avevo mai visto dal vivo, sarebbe stata un’occasione da non perdere. Ed ho fatto la scelta giusta!
Questo gruppo britannico, formatosi nel lontano 1990 da un incontro tra Keith Flint, Maxim Reality e Liam Howlett durante un rave party, non a caso ha venduto fino ad oggi oltre 16 milioni di dischi nel mondo. A scaldare il pubblico prima dello show, il dj Max Di Blas direttamente da Altavox, che con la sua minimal/techno/elettronica ha attivato i sederi di oltre 10.000 spettatori!
Ed ecco finalmente verso le 22.00 il terzetto inglese, accompagnato da 2 componenti live.
Vi dirò la verità. Se quello che avete fatto è stato osservarli da lontano, in disparte e magari con un binocolo forse avrete avuto l’idea di un gruppo che tutto sommato non vi ha emozionati come una volta. Ma se, come ho fatto io, avete trovato il coraggio d buttarvi in mezzo alla massa sudaticcia di giovani (e meno giovani – parli di me? ndcangia) danzanti, e magari anche a pochi metri dal palco, avrete vissuto un concerto a dir poco “strafigo”! Perché dopotutto è tra la folla che la loro musica prende davvero forma e solo così riuscirete a farvi un’idea della loro potenza live!
I tre ragazzi “prodigio” ci hanno fatto danzare con alcuni brani tratti dai loro primi album “Experience” e “Music For The Jilted Generation” quali: Out Of Space, Poison e Voodoo People.
Hanno poi infuocato la folla con i singoli di maggior successo tratti da “The Fat Of The Land”: Breathe, Firestarter, Diesel Power e la violenta Smack My Bitch Up.
Non sono mancati brani dal loro ultimo capolavoro “Invaders Must Die” come le fantastiche World’s On Fire, Omen, Warrior’s Dance, Invaders Must Die e Take Me To The Hospital.
Un’ora e mezza di danze sfrenate e litri di sudore persi (oltre a parecchi ematomi, haha!), ma credetemi se vi dico che è stata più che sufficiente, oltre non avrei potuto resistere! Insomma, i Prodigy son tornati per scassarvi i timpani e farvi scatenare a più non posso! Ed io, personalmente, gli auguro cento di questi giorni!!!