Articolo di Stefania Clerici | Foto di Roberto Finizio
Splende il sole sul grande prato di Landgraaf, quando dopo 2 anni di stop, torniamo sotto palco a cantare e ballare al Pinkpop Festival.
La carica del pubblico olandese è alle stelle, come le temperature, altissime per questa zona d’Europa in questo periodo dell’anno: Annibale (o come lo chiamano quest’anno i metereologi) è arrivato anche qua… e non solo lui. La lineup della giornata è ricca di eventi e i quattro palchi del Festival sono pronti ad accogliere gli artisti di oggi.
JC Stewart è la prima scoperta della giornata: giovane 25enne nord irlandese che si definisce un “professionista delle canzoni tristi”, arriva on stage 4, per una sessione di presentazione dei suoi pezzi di successo: due LP all’attivo, collaborazioni con Lewis Capaldi, Tom Odell e Niall Horan degli One Direction, JC Stewart si conferma una giovane promessa del panorama musicale nascente, da seguire.
Altre piacevoli scoperte sui palchi del Pinkpop sono Danny Vera e Grandson: due artisti solisti molto diversi tra loro che hanno un grande seguito qui in Olanda. Danny Vera suona per la prima volta sul main stage del Festival, dopo anni di gavetta su palchi minori: un pop rock scintillante cantato in inglese, nonostante le sue origini autoctone, una fisicità “alla Gabbani”, per dare una reference italiana e testi profondi e fini che dimostrano la sua capacità autorale. Di tutt’altro afflato Grandson, al secolo Jordan Edward Benjamin, metà canadese e metà americano, che ci trasporta sulle note dell’alternative rock con punte di hip-hop e punk, in una dimensione tutta sua, dove si balla e salta tra ritmi e note nuove molto alternative.

Sugli altri palchi del Festival, la giornata si scalda poi con la doppietta sull’Iba stage di Ildes e Greta Van Fleet: il punk rock spinto di Joe Talbot e i suoi infiamma il pubblico del festival, regalando una sessione live stratosferica, dove tutta la pazzia e la stravaganza di questa band from Bristol emerge preponderante. Stage diving ad ogni pezzo, assoli sguaiati, danze tribali che scatenano gli istinti, tutto condito dal suono duro e crudo, estremamente creativo di una super band, in cui caso e sregolatezza si fondono in un mix punk che pazzamente coinvolge. Saranno a Milano il 14 luglio e sono da non perdere: link ai biglietti qui.
Freschi del live agli Idays, arrivano poi anche qui i Greta Van Fleet: un ritorno al Festival dopo il debutto nel 2018, con il loro classic rock i gemelli Josh e Jake Kiszka, insieme al fratello minore Sam (basso, tastiere) e il loro amico batterista Danny Wagner tornano ad infiammare la folla del Pinkpop con un nuovo album all’attivo: The Battle at Garden’s Gate, pubblicato a dicembre 2020, battezzato da Rolling Stone “A Cathedral of Neo-Zeppelin Overkill”, da cui regalano i pezzi più iconici in quest’ora di set. Gli assoli di chitarra e bassi, gli acuti del frontment, il ritmo costante della drum, fanno della sessione dei Greta un concerto tutto da godere e assaporare catarticamente, ballando e cantando sì, ma anche godendo del momento e dei suoni, un un’ovattata dimensione psichedelica dove riescono a portarci, nonostante il sole, i 30 gradi e il sudore.

Di tutt’altro sapore invece i suoni sul palco principale: Nightwish e Twenty One Pilots ci trasportano in un pomeriggio tutto diverso dall’altra parte del prato di Landgraaf. Floor Jansen e compagni suonano per un’ora di live confermandosi la band iconica del metal melodico che ha fatto la storia di questo sottogenere molto di nicchia ma anche molto seguito. Causa covid si son fermati nel 2020 dopo l’uscita del loro nono album in studio, mai suonato in pubblico, se non con il concerto virtuale nel maggio del 21. Finalmente sono tornati a calcare i palchi veri, prima con un breve tour americano e ora in Europa nei festival estivi: in Italia dobbiamo aspettare fino a dicembre per goderceli live (link ai biglietti qui).
I Twenty One Pilots invece arriveranno invece prima, a Lucca il prossimo 8 luglio, per portare il loro dance pop nella storica piazza Napoleone della città Toscana. Già ospiti al pinkpop nel 2014 quando erano sconosciuti, il duo Tyler Joseph e Josh Dun esplode l’anno seguente con il loro terzo album “Blurryface”. Nel set del festival regalano anche pezzi da “Trench” e soprattutto il neonato “Scaled and Icy”, uscito in pandemia e promosso con un concerto online: ma finalmente ora è venuto il tempo dei veri live e tra salti, balli, suoni elettronici e indie pop ci catapultano in una dimensione tutta dance e digitale, da godere a pieno fino all’ultimo beat.

La serata al Pinkpop prosegue poi con il set dei Nothing But Thieves, gradito ritorno sui palchi del Festival dopo 2016 e 2018, che accompagnano il pubblico sul main stage del Pinkpop verso la conclusione del primo grande giorno di musica rock, con il concerto dei Metallica. La band era stata ospite del Festival nel 2014, quando si era rischiato di annullare il live per una tempesta mai vista prima, che ha fatto posticipare lo start di più di un’ora dal previsto (e noi eravamo qui): ironia della sorte, oggi le temperature sopra i 30 gradi non hanno fatto temere per questo grande live che va a chiudere la prima giornata tutta rock del Pinkpop festival.
Clicc qui per vedere le foto della prima giornata del Pinkpop Festival (o sfoglia la gallery qua sotto)
Setlist Metallica
It’s a Long Way to the Top (If You Wanna Rock ‘n’ Roll) (AC/DC song)
The Ecstasy of Gold (Ennio Morricone song)
Whiplash
Creeping Death
Enter Sandman
Harvester of Sorrow
Trapped Under Ice
Bleeding Me
Sad but True
Dirty Window
Wherever I May Roam
For Whom the Bell Tolls
Moth Into Flame
Welcome Home (Sanitarium)
Seek & Destroy
Encore:
Metal Militia (first time since December 15, 2016)
One
Master of Puppets
