2015 Domino
Guardato sempre in tralice da un oramai maturo Beck, Noah Lennox – al secolo Panda Bear – sente comunque il bisogno ogni volta di ritornare “altro”, diverso da dove lo si è lasciato, e questo suo quinto disco, Panda Bears meets the grim reaper, è l’ulteriore trasformazione di un arte “illusionista” che lo vede attore primario della scena mondiale, personaggio unico che sin dai lontani Animal Collective ha sempre saputo “nascondere” la sua vera natura artistica, ogni volta una rinascita come uomo, artista, musicista.
Tredici tracce agroamare commiste tra free-folk, psych-pop, psichedelica armonica, loop e beat stratificati che hanno la peculiarità di rafforzare l’interesse verso questo artista “folletto”, un disco multistrato che tiene botta e trascina l’ascoltatore come in un ascensore, in alto, in basso e volendo anche di traverso, del resto gli effetti speciali – nel senso di immaginazione – che PB usa nella sua musica sono semplici e volare come una farfalla impazzita durante lo scorrere della musica è quasi un gioco da ragazzi, un player game dolcemente diabolico.
Il sogno bucolico Sequential circuits, la psichedelica di vetro Davy Jone’s locker, il mantra ossessivo Boys latin, Lonely wanderer o il dreaming stile Beach Boys che permea Acid walsh, sono le campionature essenziali per guidarvi all’ascolto di questo bel ritorno discografico, un insieme di atmosfere che vi stringono e non vi lasceranno per un bel pezzo.
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