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Reportage Live

L’elettrizzante ritorno dei WOLFMOTHER in Italia grazie al Festival di Majano

Nelle sue ultime edizioni il Festival di Majano ci ha abituati a vedere sul palco ospiti di tutto rispetto, ma mai come quest’anno la kermesse friulana ha calato l’asso regalando al pubblico delle chicche per veri intenditori. Dopo aver ospitato il gladiatore Russell Crowe con i suoi The Gentlemen Barbers, domenica 04 agosto è stata la volta degli strepitosi Wolfmother.

Due ore di live a volumi altissimi, loro marchio di fabbrica da tempi non sospetti e complice il “generoso” service audio del festival, in cui il gruppo australiano guidato da Andrew Stockdale ha riconfermato che sono le loro sonorità le vere – e uniche – in grado di raccogliere come si deve la pesante eredità dei mitici Led Zeppelin. Il tutto a discapito del tempo che passa (quest’anno i Wolfmother festeggiano ventiquattro anni di attività) e degli innumerevoli cambiamenti nella formazione: d’altronde, quando la costante resta la sempiterna energia di Stockdale, lo spettacolo è sempre e comunque assicurato.

E infatti ecco servita al pubblico di Majano una sequenza di inarrestabili scariche elettriche generate dalla vocalità prorompente del frontman, che compare sul palco alle dieci in punto con la sua inconfondibile silhouette, jeans super skinny, gli iconici capelli selvaggi e in braccio la sua fedele Gibson, pronto a farla bruciare già dai primi accordi di “Dimension” e soprattutto di “Rock Out”, pezzo estratto dall’omonimo ultimo album prodotto nel 2021, frutto delle riflessioni artistiche emerse in piena pandemia Covid. Da subito si capisce la piega della serata che esplode letteralmente dalla terza traccia in poi, ovvero dalla coinvolgente “Woman” che fa cantare tutta la folla in una enorme celebrazione di puro spirito rock’n’roll.

Magnetico e coinvolgente, Stockdale non smette mai di dialogare con il suo pubblico. Appena può ci intrattiene raccontando aneddoti curiosi della sua carriera, come quella volta in cui, agli inizi da busker, si stupì per aver catturato prepotentemente l’attenzione delle persone che aveva di fronte salvo poi scoprire che, oltre al potere della sua performance, il motivo era il sangue che si stava copiosamente lanciando sul volto dopo essersi ferito le dita con le corde della chitarra. Stockdale ci prende ripetutamente per mano e ci accompagna in un viaggio a ritroso nel tempo catapultandoci nell’epoca d’oro della musica attraverso una scaletta ricchissima, con tutte le canzoni che hanno reso i Wolfmother una delle band stoner e hard rock più quotate e longeve degli anni Duemila. Inutile sottolineare che l’incendio divampa con “Apple Tree”, “Vagabond”, “New Moon Rising” e diventa definitivamente indomabile quando arriva lei, la regina delle playlist Millennial per eccellenza, la stratosferica “Joker & The Thief”.
Non contenti, in tutto ciò Stockdale e compagni non si limitano a stamparci un gigantesco sorriso in faccia con i loro brani ad alto contenuto adrenalinico e infilano nella setlist due perle eseguite con maestria e passione da vendere: le cover di “Whole Lotta Rosie” (AC/DC) e “Rock and Roll” (Led Zeppelin).

Soddisfatti e ricaricati di rock’n’roll, ce ne torniamo a casa galvanizzati, con le orecchie distrutte ma felici, ed è bellissimo vedere come, oltre agli irriducibili biker e agli ascoltatori di vecchia data, tra il pubblico ci siano tanti giovani e giovanissimi, accorsi per vedere dal vivo come si fa la vera musica, quella in cui basta una formazione di tre elementi, una chitarra, un basso e una batteria. Il resto lo fanno il talento e lo stile.

Quello dei Wolfmother è uno spettacolo da vedere almeno una volta nella vita, grazie Festival di Majano per averceli riportati in Italia!

Scaletta Wolfmother @ Festival di Majano (UD):

  • Dimension
  • Rock Out
  • Woman
  • White Unicorn
  • Apple Tree
  • Midnight Train
  • California Queen
  • Vagabond
  • Pyramid
  • Victorious
  • Whole Lotta Rosie
  • Gypsy Caravan
  • New Moon Rising
  • Rock’n’Roll Survivor
  • Colossal
  • Joker & the Thief
  • Stay a Little Longer
  • Rock and Roll
  • Love Train

Cresciuta a ovetti Kinder, Nirvana, Distillers, Run Dmc, Beastie Boys, Spice Girls (ebbene sì) e Prodigy. Il segreto per la felicità? Birra e un doppio pedale hc in sottofondo.

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