Articolo di Stefania Clerici – Foto di Roberto Finizio
Chiamatela pure Colorplay, spettacolo di colori, l’emozionante show che la band di Chris Martin sta portando in giro per il mondo da quasi due anni e che finalmente per le tappe estive arriva in Italia: luci a led, fuochi d’artificio, coriandoli, visual e videoclip, palloncini colorati e braccialetti illuminati, l’effetto wow è davvero dentro, dopo e durante ogni singolo pezzo di questo caleidoscopico live in cui tutta l’anima pop dei Coldplay è protagonista intensa on stage.
Sono le 21.25 quando lo stadio a San Siro echeggia l’ouverture di O mio babbino caro con la voce di Maria Callas e i Coldplay fanno il loro ingresso sull’immenso palco tutto fiorito per aprire il loro concerto con A Head Full of Dreams: all’improvviso tutto lo stadio è un luccichio di puntini al led rossi, i braccialetti ai polsi degli 80 mila presenti si illuminano e il grande show comincia! Il tripudio di colori è solo all’inizio: seguono fuochi d’artificio, luci al led sparate dal palco verso gli anelli del Mezza, i cori dei fan si sprecano, arriva la forza della musica.
La setlist proposta è un’infilata di brani che hanno fatto la storia della band: da “Yellow” in cui appunto tutto lo stadio diventa giallo, a “Every Teardrop“, passando per la toccante “The Scientist” eseguita al piano, un viaggio lungo un arcobaleno di 20 anni di carriera, in cui da un palchetto all’altro Cris Martin e i suoi ripercorrono i loro successi. In un italiano zoppicante ma chiaro veniamo accolti dal cerimoniere della festa: Buonasera a tutti. Siamo molto, molto contenti di essere qua, dice Chris Martin. Tra spalti e parterre non mancano visi più o meno noti dello star system internazionale: tra il pubblico anche l’ex moglie Gwyneth Paltrow con i biondissimi figli Moses e Apple.
Ogni pezzo è uno show a sé in cui un colore domina la scena tanto sul palco quanto attorno grazie ai braccialetti al led: al caleidoscopio di “Paradise” si arriva al tripudio di colori in uno stadio tutto arcobaleno.
Nella seconda parte del live lo stupore continua ad essere in scena ma i Coldplay si spostano dal palco alla pedana al centro della platea, i ritmi rallentano e la musica è la grande protagonista: ecco “Always in my head” e “Magic” in un momento più intimo tra un brano e l’altro il frontman ammette: So che ne avete passati di sbattimenti per essere qua: dal traffico ai prezzi dei esagerati biglietti. Grazie per essere qui. La faccenda del secondary ticketing non è passata inosservata anche tra le band e gli strascichi delle polemiche di qualche mese fa gettano un tono di amarezza su una festa che era deciso dovesse essere così, ma dal sogno in pochi attimi veniamo riportati alla realtà e a quanto ogni singolo partecipante sia davvero tanto tanto fortunato a far parte di questo spettacolo.
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Chris ci mette comunque poco a rischiarare gli animi: su piano e voce attacca “Everglow”, iniziata con un piccolo errore ma subito ripresa dall’incipit. Che si chiude con il discorso di Muhammad Ali del 1977: “Abbiamo bisogno di qualcuno nel mondo che ci aiuti a fare la pace”, dice il pugile e si leva un boato enorme.
Su “Clocks” riparte la grande festa, mentre per “Charlie Brown” l’artista chiede: Dai ragazzi, per una canzone, niente telefonini: solo noi e voi: facciamo saltare lo stadio! Arrivano poi potenti “Hymn for the Weekend” e “Viva la Vida”, con l’italiano Davide Rossi che ha scritto la partitura d’archi della canzone sul palco, intervallate dalla romanticissima “Fix You” e con la chiusa di “Adventure of a Lifetime” in cui tanti palloncini colorati invadono il parterre e si scatena la festa.
Il momento acustico prende poi il sopravvento sul palchetto che dalla passerella si dipana con in lungo braccio sulla platea: ecco “In my place”, con il canto in coda di “Don’t look back in anger” degli Oasis, tutto San Siro si alza in coro, con a seguire “Don’t Panic” e “Us Against the World”, la canzone scelta dai fan sui social. Ma la quiete dura poco e sul gran finale si finisce ballando scatenati sulle note di “Something just like this” e “A sky full of stars”. A chiudere il live “Up & Up” cantata in coro da tutti, tra fuochi, coriandoli e mille luci in festa.
Stasera si replica lo spettacolo per un altro show firmato Coldplay tutto da danzare scatenati nella grande arena di San Siro, reso dalla band una pista da ballo a tutti gli effetti (speciali e non).
COLDPLAY – scaletta concerto di Milano – 3 Luglio 2017
Intro: O mio babbino caro (Maria Callas)
A Head Full of Dreams
Yellow
Every Teardrop Is a Waterfall
The Scientist
God Put a Smile Upon Your Face
Paradise
Always in My Head
Magic
Everglow
Clocks
Midnight
Charlie Brown
Hymn for the Weekend
Fix You
Viva la Vida
Adventure of a Lifetime
In my place/Don’t look back in anger
Don’t Panic
Us Against the World
Something Just Like This
A Sky Full of Stars
Up&Up
COLDPLAY – scaletta concerto di Milano – 3 Luglio 2017
Intro: O mio babbino caro (Maria Callas)
A Head Full of Dreams
Yellow
Every Teardrop Is a Waterfall
The Scientist
Birds
Paradise
Always in My Head
Magic
Miracles (Someone Special)
Everglow
Clocks
Midnight
Charlie Brown
Hymn for the Weekend
Fix You
Viva la Vida
Adventure of a Lifetime
Kaleidoscope
Trouble
Don’t Panic
Us Against the World
Something Just Like This
A Sky Full of Stars
Up&Up
