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I 5 brani che hanno influenzato il progetto Florilegio

Di stanza a Bologna, ecco un nuovo esempio del più fine cantautorato psichedelico che vi farà innamorare sin dal primo ascolto. Florilegio è la creatura musicale di Matteo Polonara che ci propone il primo atipico singolo estivo, manifesto di questa che è un’altra estate atipica, della scena musicale indipendente.  

Tendeè il suo primo singolo, e per l’occasione gli abbiamo chiesto 5 brani imprescindibili per la sua formazione artistica, ed ecco cosa ci ha segnalato. 

Life on Mars – David Bowie

Mi limiterò a dire solo una cosa su questo brano: Secondo me è la canzone più bella mai stata scritta. Una delle mie prime scoperte, ero davvero bambino, vidi in televisione il videoclip di questa canzone, mi terrorizzò. Avevo paura dei clown e delle persone mascherate. Successivamente, per la legge del contrappasso forse, venni sempre più attratto da questa canzone e successivamente da questo artista. Se ho un mito e una persona a cui devo il mio fare musica è certamente David Bowie.

Un piccolo segreto: sono così legato a questa canzone emotivamente che non oso nemmeno suonarla o accennarla, sarebbe un sacrilegio a tanta perfezione.

Congratulation – MGMT

Gli MGMT sono stati la mia adolescenza in musica. Ho mangiato i loro dischi per anni (e continuo a farlo). Anche in questo caso è stato davvero difficile scegliere una sola canzone per un progetto che mi ha accompagnato per così tanti anni nella mia vita, ma questa canzone è un viaggio verso l’ignoto.

Freaking Out The Neighborhood – Mac deMarco

Non esiste una canzone della discografia di Mac che io non abbia ascoltato almeno una volta e soprattutto che non mi faccia impazzire. Però, siccome posso scegliere solo cinque canzoni, la mia scelta ricade su questo pezzo molto bello, perché in questo testo c’è tanto di me e della mia vita. Sembra parlare di me, è come se l’avessi scritta io insomma.

Guarda che Luna – Fred Buscaglione

Con una delle mie prime formazioni facevamo una bellissima cover di questo pezzo. Era davvero divertente. L’ho suonata tantissime volte, in tutte le salse e contesti. Un brano di una bellezza inestimabile di cui la musica italiana dovrebbe andar fiera.

L’assenzio – Bluvertigo

Difficilissimo scegliere solo cinque canzoni. Ancor più difficile raccontarsi tramite esse, mi sembra che manchi sempre qualcosa o di fare un torto a qualcuno. La mia lista sarebbe infinita se potessi farla. Ho cercato di assemblare i vari pezzi di me, le mie influenze, quello che è ed è stato fondamentale per la mia vita (fino ad adesso) oltre che per la mia musica. Avevo pensato di concludere con un bel pezzo dei Cure o dei Television o magari gli Smiths, insomma, un brano New Wave. Poi riguardo la lista e mi rendo conto che c’è solo un brano italiano, decido allora di rendere omaggio a una delle band più interessanti che l’Italia abbia mai avuto, un’eccellenza incompresa come spesso accade. Un testo estremamente intenso, in cui mi sono perso e ritrovato un sacco di volte

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