Dopo la pubblicazione di Gordon Pym e Pioggia Acida, “Qualche corpo” è il terzo singolo estratto dall’omonimo disco di debutto dei Cannibali Commestibili (Overdub Recordings).
Il brano nasce da una riflessione sulle critiche che da sempre vengono fatte ai giovani “del futuro”. Indipendentemente dal periodo, le nuove generazioni sono sempre state viste da molti come un fallimenti e incapaci di creare un futuro migliore del presente nel quale vivono.
Ma il difetto, sta in noi stessi o nel pensiero di chi critica?
Il video realizzato da Joe Barba e sponsorizzato dalla FabioGottardi’s Production vuole addentrarsi nella natura umana più spietata: quella dell’istinto di sopravvivenza, di nichilismo, di autodistruzione. Grazie alla straordinaria interpretazione di Stefano Togn abbiamo provato a riflettere sull’esigenza delle persone di cambiarci, di trasformarci in cose che, purtroppo o per fortuna, siamo nella dimensione più intima. Ne è uscito un videoclip fangoso, forse misogino, capace di stimolare lo spettatore verso tematiche inesplorate. Ognuno di noi, nella vita, usa le persone a proprio piacimento: chi per piacere sessuale, chi per il benessere. Ovviamente la ruota gira senza mai uscirne vincitori.
I Cannibali Commestibili sono un trio alternative rock italiano concepito una notte di molti anni fa, in un bosco, attorno ad una lamiera arrugginita sopra la quale stava cuocendo del maiale. Quella notte attorno al fuoco Turo (basso), Daniel (chitarra) e Maurizio (batteria e voce), circondati dagli alberi e dall’odore di grasso che cola, si scambiano la promessa che un giorno avrebbero suonato assieme.
L’occasione si presenta dieci anni più tardi quando, in preda ai fumi delle grappe, i tre vedono per la prima volta il documentario “Cannibals in the jungle”. Quella visione turba profondamente il loro equilibrio psicologico, e anche se in un secondo momento il trio scopre che il documentario era in realtà un falso ormai era già troppo tardi, la loro natura cannibale era stata risvegliata e urlava a gran voce la sua fame.
Generati da quelle urla in una notte d’autunno, i Cannibali Commestibili vedono così finalmente la luce e lanciano il loro primo roboante vagito!
