Articolo di Poppy
Descrivere un concerto di Billy Idol non è cosa facile.
Lo vediamo ormai da parecchi anni sulla scena rock e mai delude i suoi fans, dai più grandi ai più piccini. Le sue canzoni hanno solcato intere generazioni e tutte insieme “lo cantano e lo ballano” come se fosse un artista nato da poco. Invece Billy alla soglia dei sessant’anni entusiasma gli animi ed incedia il Fabrique dove tiene la sua unica data italiana di questo ultimo tour con al seguito il suo braccio destro: l’amato chitarrista Steve Stevens.
Pubblico in delirio per le canzoni del nuovo album ma soprattutto per quelle che richiamano i suoi successi degli anni ’80 si lascia trasportare da un Billy in ottima forma che mostra pettorali degni di far invidia ai trentenni presenti e ghigno sul volto che ha fatto innamorare milioni di fans in tutti questi anni di fortunata carriera musicale.
Il concerto si apre con Postacards from the Past e Can’t Break Me Down che iniziano a far cantare anche le pareti del locale oltretutto sold out. Seguono i successi dell’era punk rock fino a far esplodere il pubblico con Rebel Yell.
La scena è ben divisa dal cantante che mette in fibrillazione tutte le fans anche con i suoi cambi d’abito succinti ed il chitarrista che con i suoi assoli fa sognare tutti in giacca e chitarra “glitterata”.
Insomma ce ne fosse di artisti di questo stampo.
A fine concerto Billy promette di tornare il prossimo anno e noi lo prendiamo in parola.
BILLY IDOL – Scaletta confermo di Milano
Postcards from the Past
Cradle of Love
Can’t Break Me Down
Dancing With Myself (Generation X)
Flesh for Fantasy
Save Me Now
Ready Steady Go(Generation X)
Sweet Sixteen
Eyes Without a Face
L.A. Woman (The Doors Cover)
Guitar Solo
King Rocker(Generation X)
Whiskey and Pills
Blue Highway
Rebel Yell
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White Wedding
Mony Mony (Tommy James & the Shondells cover)
