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Reportage Live

MAX PEZZALI – Bello vero!

L’artista pavese alla prima delle tre date allo Stadio San Siro di Milano fa saltare e cantare il suo popolo multigenerazionale, mettendo d’accordo tutti.

Articolo di Roberta Ghio (Milano, 30 giugno 2024) | Foto di Luna La Chimia (Bologna, 23 giugno 2024)

In una Milano ancora carica di energia e consapevolezza dopo un Pride che ha portato nelle strade oltre all’orgoglio, colori, valori, musica e positività, messe da parte le delusioni sportive, ci si prepara alla tripletta del tour MAX FOREVER (Hits Only) ospitata nel luogo simbolo del calcio e della musica, lo stadio San Siro.

Dopo i bagni di folla e affetto delle precedenti tappe di Trieste, Torino, Bologna, Roma, anche l’arrivo nel capoluogo meneghino è trionfale: come postato dallo stesso Pezzali, uno sciame di motociclette da lui condotte ha guadagnato le strade cittadine, per poi proseguire l’entrata in città con una parata con tanto di sbandieratori e banda ad anticipare la festa. Ed è questo il clima che si respira intorno allo stadio: quello di una grande festa cui partecipano tutti, da quelli che Max se lo ricordano dagli esordi a quelli che cosa sia un deca lo hanno scoperto solo dopo aver iniziato a cantare la canzone.

Sono circa le 21.25, quando, su arie festanti di Cherubini, ovvero, sulle note di Ciao mamma di Jovanotti, lo stadio si mette in assetto da live, ed è qualche istante prima delle 21.30 che, giù le luci, il concerto prende il via con una clip: Max è nel suo garage, e mentre lucida la sua Harley vede uno scatolore su uno scaffale che riporta la scritta MAX FOREVER… la scatola dei ricordi… che prendono vita. 

Ecco che, grazie a visual effect, i due maxi schermi laterali si trasformano in vecchie TV a tubo catodico che ci appaiono reali, in 3D. Attraverso questi televisori, oltre che al wall centrale a fondo palco, vediamo le prime immagini del concerto. Fanno il loro ingresso banda e sbandieratori che portano allegria, oltre che musica, ed aprono la strada al nostro amatissimo padrone di casa.

Jeans, t-shirt scura e camicia variopinta di ordinanza aperta, occhiali da sole, Max dà il via al live con Viaggio al centro del mondo, cui segue, senza soluzione di continuità Bella vera e, tutta d’un fiato, La regina del celebrità. La scenografia è  imponente, le luci spettacolari. Sulla scena fin dalle prime note si sono materializzati enormi gonfiabili a forma di deca, arbre magique, radio, palloni da calcio, ragnatele, il cartello con le insegne Nord Sud Ovest Est, e via così: tutti quegli elementi caratteristici dei brani di Pezzali e dell’immaginario legato alle sue canzoni, che sono diventati ormai per noi riferimenti quotidiani, anche se sono passate diverse decadi dal primo ascolto. 

Le canzoni di Max si tramandano di generazione in generazione, sono senza tempo, perché cantano le emozioni, che non hanno epoca e non subiscono le mode. Ma al contempo, l’arte di Pezzali ha nobilitato e fatto arrivare ai giorni nostri quei gesti e quelle cure che, cambiando i tempi, forse si sarebbero persi. E così anche un “semplice” accessorio, come un arbre magique è un elemento fondamentale per la realizzazione del sogno di un giovane innamorato. E molti di noi, vedendo oggi quella precisa tipologia di profumatore per auto, pensiamo a Sei un mito e a tutte quelle emozioni legate all’attesa di quel primo appuntamento.

Si prosegue con La regola dell’amico con una sorta di ballo a due con un enorme 2 di picche l’amico di molte avventure, compagno di tante serate dirà poi Pezzali in una delle poche frasi rivolte al pubblico. Parla poco infatti Max, lascia parlare le sue canzoni, i colori sgargianti, l’energia. La connessione sul palco contamina tutti, da quelli sotto stage fino al terzo anello. 

Si abbassano i battiti (più o meno) con Io ci sarò e Come deve andare. San Siro è magia, tutti cantano, un enorme karaoke sentito e appassionato. Il trasporto è totale e l’emozione è di quelle da sfidare i più scettici.

Si ritorna a saltare, con Rotta per casa di Dio, con i decibel delle voci dei presenti che, se possibile, vanno ancora oltre, osando fortissimo. Lo stadio si muove e soprattutto sorride. Dopo un medley esaltante, che vede tra gli altri La radio a 1000 watt, si arriva a Sei Fantastica e sono belli i volti ripresi negli schermi, che rivelano gioia e commozione. Una hit dopo l’altra, un visual dopo l’altro, un cambio scena dopo l’altro lo show prosegue con un ritmo serratissimo, una felicità via l’altra.

Ascoltiamo Il grande incubo, ma anche lo vediamo scorrere: il fumetto che racconta le vicende dei personaggi della canzone prende vita sullo schermo centrale alle spalle degli artisti generando in tutti un enorme effetto wow!

Dopo tanti successi, è il momento di un nuovo brano, uscito ad aprile 2024: Discoteche abbandonate, dedicato a Claudio Coccoluto, di cui vediamo scorrere il video. Ed è tanta malinconia per quei luoghi che hanno ospitato precursori di generi, vere avanguardie, in tempi in cui non c’era internet, social e la diffusione di tendenze cui siamo abituati oggi. Luoghi iconici che hanno aperto la provincia al mondo, come raccontato dallo stesso Pezzali in un’intervista rilasciata all’uscita del pezzo. E che oggi non ci sono più. 

Si supera la metà del live e ci si abbandona al sentimento. Una canzone d’amore, Come mai con tanto di KissCam e lunghi baci appassionati e canterecci inquadrati dentro a un grande cuore, Nessun rimpianto, dalla resa tonante cantata con una precisione chirurgica dai presenti ed Eccoti. La luce creata dalle torce dei telefoni, proposte anche nei video e contrapposte al buio della notte, fanno sembrare San Siro come un’opera di Signac, maestro del pointillisme. Sono immagini di cui siamo protagonisti e che ci riempiono.

Piccola chicca del live: un brano ripescato, Ci sono anch’io acclamato con stupore fin dalla prima nota. Il tempo è volato, ma l’orologio ci dice che ci stiamo avviando verso il finale. È il momento de La dura legge del gol, dove, se possibile, gli effetti speciali si superano: nel video al centro della scena compare un enorme album di figurine che scorrono. Volti di personaggi famosi della musica, della fisica, ma anche di opere d’arte, ricostruiti con l’AI, cantano il brano. Effetto riproposto anche per Gli anni in cui ad essere sfogliato è un annuario scolastico dove vediamo cantare tanti volti di “differenti” Max. Impressionante. 

Una deflagrante Hanno ucciso l’uomo ragno e la versione acustica di Grazie mille solo voce e chitarra acustica suonata dallo straordinario Davide Ferrario, chiudono temporaneamente il concerto. Che riprende poco dopo all’insegna dell’allegria e della festa con l’ingresso di mariachi. Lo stadio esplode con Nord Sud Ovest Est e Tieni il tempo. Ci salutiamo poi definitivamente con Con un deca.

Sul palco con Max, uno dei compagni di sempre, oltre 20 anni di collaborazione, Ernesto Ghezzi alle tastiere. Giorgio Mastrocola alla chitarra, Giordano Colombo alla batteria, Marco Mariniello (da poco nel team) al basso e, last but not least, Davide Ferrario, alle chitarre e sequenze, a lui la direzione musicale del tour senza di lui non saremmo qui, dice grato Pezzali.

Una serata bella, divertente, carica di energia, positività ed anche commozione. Il tutto realizzato con grandissima cura per creare una vera immersione di suoni, emozioni e viaggi nel tempo, in anni che sono comunque sempre ben vivi e presenti nei nostri cassettini della memoria e nessuno come Max sa aprirli in quel determinato modo.

Qualsiasi sia il proprio credo, pop, cantautorale, rock con tutte le sue declinazioni, Max Pezzali è tra i pochi artisti che mette d’accordo tutti: fedele a se stesso e sempre ben credibile, canta i nostri istanti di vita, le piccole (grandi) abitudini, i desideri, le attese. Che superano i generi e il tempo.

MAX PEZZALI – La scaletta del concerto allo Stadio San Siro di Milano

Viaggio al centro del mondo
Bella vera
La regina del celebrità
La regola dell’amico
Io ci saroò
Come deve andare
Rotta x casa di dio
Non me la menare / te la tiri / 6 uno sfigato /jolly blu/ la
radio 1000 watt
Sei fantastica
Il grande incubo
Discoteche abbandonate
Sei un mito
Nella notte (rmx)
Weekend (rmx)
La lunga estate caldissima
Una canzone d’amore
Come mai
Nessun rimpianto
Eccoti
Ci sono anch’io
La dura legge del gol
Hanno ucciso l’uomo ragno
Gli anni
Grazie mille (acoustic version)
Nord Sud Ovest Est
Tieni il tempo
Con un deca

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Nata e vissuta sul mare, da qualche anno a Milano dopo una parentesi romana. Cresciuta a pane e Bruce Springsteen, da un lato gli studi scientifico matematici, un lavoro nell'IT che mi appassiona, dall'altro l'amore per la pittura, la scultura, la fotografia, il teatro e i film di Sergio Leone. Amo sia visitare città, sia la natura e lo stare all'aria aperta. La musica è una costante nella mia vita, ogni momento ha una colonna sonora; amo soprattutto la musica dal vivo, unico modo per conoscere veramente un artista. Amo scrivere e sono alla costante ricerca del modo migliore per tradurre su carta le emozioni. Sono profondamente convinta dell'importanza dell'amare e del mettere passione in tutto quello che si fa... con anche un pizzico di ironia!

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