Ci sono band che segnano nel bene e nel male i periodi della vita e i Punkreas per me sono una di queste: 26 anni di carriera alle spalle (la loro), innumerevoli canzoni che hanno fatto da colonna sonora di un’adolescenza (la mia, e non solo) spensierata, attiva e accesa della generazione di molti 30-40enni che venerdi sera, me compresa, erano al Leoncavallo per la presentazione del nuovo album, Il lato ruvido.
Ma il bello del gruppo di Parabiago è di saper comunicare anche ai giovanissimi, facendo una musica trasversale tra le generazioni: sì perché la platea era vasta e varia, carica di voglia di pogo tra quelli sotto i venti (anni) che il giorno dopo avrebbero dovuto affrontare un giorno di scuola (bigiandola quasi sicuramente) e tra quelli invece più grandi, già in prospettiva “week end lungo e impegnato” per la Festa della Liberazione d’Italia del 25 aprile.
Anticipato dal singolo In Fuga (con contributo de Lo Stato Sociale) e dal brano 800 588 605, il numero verde per denunciare gli abusi in divisa, attivo 24 ore su 24, gestito da ACAD (Associazione Contro gli Abusi in Divisa), che conferma la natura profonda dei Punkreas come band militante al fianco delle lotte sociali, Il Lato Ruvido è un disco che riporta in voga i sound delle origini della band. Figlio di una fase particolarmente fertile per la band – Cippa, Paletta e Noise, accompagnati dallo storico batterista Gagno e dalla new entry Andrea alla chitarra, il disco oltre a Lo Stato Sociale, vede prendere parte anche i Modena City Ramblers nel brano “Modena – Milano”, il giovanissimo rapper Shiva in “Va bene così” e Tito Faraci, autore del testo di “Picchia più duro”, questi ultimi due entrambi ospiti sul palco del Leo ieri sera.
La serata, cominciata con gli opening dei Disco Mostro e dei Black Banana, è stata segnata dalla presentazione di tutti i brani contenuti ne Il lato ruvido, disponibile nei digital store e online su CD su Musicraiser, intervallati da molti pezzi “storici” del gruppo, che hanno fatto e-saltare il numeroso pubblico del Leoncavallo, soprattutto sul finire del live, con l’encore tutto vintage e adranalinico.
Parlando del nuovo lavoro, frutto del lavoro di tre etichette indipendenti, Canapa Dischi, Rude Records e Garrincha Dischi, ci sono commistioni e suoni che ricordano molto i Bad Religion e gli Offspring degli inizi di carriera, in cui però l’approccio al rock è crudo e ruvido, appunto. I testi sono schietti e diretti, molti di denuncia e critica ai “mali” di questo nostro tempo: la dipendenza da tv e talent show, la centralità dei social network e della vita virtuale a discapito della vita vera, senza poi contare la denuncia sociale e schierata che ha fatto dei Punkreas il loro marchio.
Un tempo ascoltavamo la musica passando dal lato A al lato B delle cassette, oggi con la musica liquida consumiamo canzoni con un click. Eppure andando per metafora e citando i Punkreas, è il lato ruvido delle cose che ci fa sentire vivi e in movimento. Con questo ritorno alle origini musicali, partendo da una profonda maturità artistica e musicale, i Punkreas sono pronti a ritornare sulla scena. Da non perdere i live dei prossimi giorni:
24 aprile – Full Moon Festival – Cervia (RA)
25 aprile – Casa Cervi – Gattatico (RE)
30 aprile – Mastrosuono Festival – Fabriano (AN)
1 maggio – Concerto dell’Unomaggio – Taranto
e la presentazione del disco presso Feltrinelli store a Milano il prossimo 27 aprile https://www.facebook.com/events/104921009914982/
PUNKREAS – Scaletta 22 Aprile – Milano
Voglio Armarmi
Electrosmog
Vulcani
Salta
Zombie
Mi pisce
800
Falsi preoccupati
Lato ruvido
Va bene così
Junior sprea
Orologio
Sotto esame
In fuga
E tu sai cosa vuoi
Zingari
Mediterraneo
Celebrità
Gufo
Acatoro
Sosta
Picchia più duro
Tutti in pista
Modena-Milano
Vicino
Canapa
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