Articolo di Philip Grasselli | Foto di Davide Merli
Le premesse del pomeriggio all’Idroscalo non erano dei migliori: ad una certa le nuvole minacciosissime stavano dando il preambolo ad un live all’insegna del fango e della poltiglia. Invece l’afa ha preso il sopravvento, ma questo non ha impedito ai fan di fiondarsi al Circolo Magnolia di Segrate per una strepitosa tappa dei Turnstile.
DITZ: un’apertura fragorosa
Alle 20:30 puntuali, i DITZ ritornano in Italia dopo l’apertura degli IDLES all’Alcatraz a Milano. Proprio in quell’occasione li abbiamo conosciuti: portano quell’post-hardcore da Brighton perfetto per scaldare questo pubblico internazionale che ricerca sonorità su cui pogare.
Da “Seeking Arrangement” a “hehe”, passando per “Ded Würst”. Non c’è stato un momento in cui Callum Francis non abbia creato la chimica con il pubblico: pogo, stage-diving e, infine, l’arrampicata sul tetto dell’edificio rosso degli uffici del Magnolia. Tutto rigorosamente con il lunghissimo cavo XLR del microfono che penzola sopra le teste del pubblico. Non ha fatto sudare freddo il fonico di palco, nondimeno la security, no no. Però in pochissimi minuti la band inglese ha conquistato tutti, con la speranza di rivederli come headliners.
Rifiatiamo? No, arrivano i TURNSTILE
Dopo un cambio palco di mezz’ora, certamente insufficiente per rifiatarsi dal live dei DITZ e dalle secchiate di sudore già cacciate fuori, eccoli: Brendan Yates, Pat McCrory, Franz Lyons, Daniel Fang e Meg Mills. I Turnstile. E che stile!
La sera prima sold-out al Razzmatazz di Barcellona, la quarta tappa dell’Europe Summer 2024 tocca anche il Magnolia, con un gran pienone per il loro esordio milanese.
I wanna touch
A level up
Want more connection
And that’s enough
Turnstile – T.L.C. (Turnstile Love Connection)
Band e pubblico si fondono all’urlo di “T.L.C.”, diventato subito inno d’apertura di questa tournée: brano cortissimo, cori, poghi, quello stile un po’ Motorhead in “Ace of Spades”. Rapidamente ci spostiamo verso “Endless”: lo “ye-ye-ye-yeah” anche qui diventa un mantra dove letteralmente il primo verso, “brain is in the clouds”, ben esplica il mood irrefrenabile.
Ma non solo: il botta e risposta a cappella in “Underwater Boi” porta pura magia. Un brano malinconico, che racconta quella sensazione di sentirsi persi nel raggiungere un grande obiettivo nella vita, magari buttati giù da ostacoli apparentemente insormontabili. Stessi argomenti, ma musicalità opposte per il brano successivo, “Don’t Play”: “Don’t weigh me down / Don’t play / Don’t play me out”. Con Brendan Yates che s’è pure tolto la maglietta. Come metà del pubblico. L’afa è certamente insostenibile, ma per fare moshing, non c’è altra scelta.
Alla fine della fiera, ben undici brani (su quindici!) sono presi dal loro ultimo album, “Glow On”: un disco unanimemente apprezzato da pubblico e critica per il ventaglio di generi diversi sperimentati e adattati all’hardcore. Come in “Wild Wrld” con quel “low, low, low, low” che rimanda il mitico singolo di Flo Rida e T-Pain dell’ormai preistorico 2008.
L’assolo di batteria spartiacque
Cinque minuti di assolo di batteria fanno da spartiacque verso l’ultima parte del concerto, piuttosto breve, ma con gli ultimi stage diving, anche a testa in giù, che si chiude con una pioggia di confetti, oramai immancabile, per “Holiday”.
I Turnstile sono uno dei migliori esempi di come tecnica estremamente avanzata e brani-inni s’incontrano per ottenere uno dei concerti più belli, coinvolgenti e interessanti di quest’anno. Molta gente li attendeva in Italia, specialmente su Milano: ne è valsa davvero la pena.
Clicca qui per vedere le foto dei Turnstile al Circolo Magnolia di Segrate (o scorri la gallery qui sotto).
TURNSTILE – La scaletta del concerto al Circolo Magnolia di Segrate (MI)
T.L.C. (Turnstile Love Connection)
Endless
Come Back for More/Fazed Out (medley)
Underwater Boi
Don’t Play
Drop
Real Thing
Big Smile
New Heart Design
Wild Wrld
Fly Again
Blue by You
Blackout
Alien Love Call
Mystery
Holiday