Go Down Records
Capitanati da Andrew Pozzy (ex bassista/chitarrista degli OJM), i The Sade pubblicano il loro secondo disco, maggiormente definito, rispetto all’Ep d’esordio e al precedente “Damned love”.
L’elemento più caratterizzante del disco è la voce di Pozzy, che la usa con una tonalità soul-dark, calda, in grado di adattarsi alle varie inclinazioni del trio, vale a dire metal, punk, hard, grunge, country.
I dieci brani, infatti, spaziano tra questi generi, toccando nei testi tematiche come l’amore e la morte, corredati da lupi mannari, ragni, demoni e gufi.
Se a padroneggiare in gran parte del disco sono l’hard rock di matrice scandinava e americana, colpiscono i riferimenti al grunge targato Soundgarden/Alice In Chains di “Ballad of the black moon” ed il punk-oi-metal.hc di “Before the death”, per non parlare della piacevole cavalcata country di “Devil’s song”. Questo secondo lavoro dei The Sade va assaporato in tutte le sue sfaccettature.
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