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“La terra trema” cantano in modo ossessivo nell’omonimo brano i Mondo naif, forse trema perché sono arrivati loro sulla scena discografica? Non esageriamo, ma questo esordio del trio di Montebelluna, a quattro anni dalla nascita si distingue perché è uno dei pochi progetti di hard stoner cantati in italiano. Lungi da me ogni tendenza nazionalista, ma dopo i 2 novembre, i Mondo Naif sono gli unici a cantare nell’idioma di appartenenza, quando tutte le altre band italiane e non solo che suonano stoner si esprimono in inglese. “Essere sotterraneo” si caratterizza però anche perchè ha molte altre frecce al suo arco a partire dalla giusta dose di carica frizzante, presente in quasi tutto il disco, anche quando il trio si lascia andare all’acido lisergico (“Y fire”) il brano coinvolge perché è intriso di un blues che ti penetra nelle ossa, come pochi altri. L’altro grande pezzo blues presente in scaletta è “Boblaito” unico brano in acustico, riservato alle sole voce e chitarra. Unico passo falso del disco è “Eloise” che risulta troppo derivato dai “Verdena”, sembra una loro out-take. Il trio raramente riesce a stare fermo, in più occasioni preferisce cambiare registro stilistico, vedi “Deuteria” che inizia con uno psichedlic rock per poi deragliare in un rock circolare ed ipnotico o l’intensa “Aiutami, sono un ladro”, intrisa di una tensione che sfocia in un possente e quanto mai magmatico metal-stoner. Più dinamiche risultano poi “Violenta” e “Come me”. Alla fine molti riff sono già sentiti, ma il modo in cui il trio veneto li ha miscelati è affascinante.
Vittorio Lannutti
