Ci sono tanti modi di utilizzare l’elettronica e di miscelarla con il pop-rock, i Flebologic hanno scelto di farlo sforzandosi di evitare di farsi etichettare, utilizzando diverse sfaccettature musicali.
Prodotti da Paolo Mauri, già al fianco di Afterhours e Calibro 35, questo quartetto, della bassa bergamasca, in questo ep di esordio alterna momenti di bassi pesanti, vedi la titletrack, ad inclinazioni reggae (“Angel dub”), passando per il flebile drum’n’bass di “Teen situazion”. Non mancano momenti psichedelici, con richiami ai Pink Floyd nella rilassata “Crawlin worm”, né momenti avvolgenti (“Mis(s) understanding”). Li aspettiamo sulla lunga distanza, per capire quale direzioni vogliono prendere.
Vittorio Lannutti
