Esistono anime con una predisposizione innata a camminare sul filo del rasoio. Una tendenza che l’artista Peter Doherty conosce bene perché vissuta sulla propria pelle. Un’esistenza turbolenta la sua, raccontata grazie alla penna dello scrittore e giornalista Simon Spence con il libro “A Likely Lad” (Il Castello editore, collana Chinaski – Novembre 2022).
Come solo alcuni artisti sanno fare, Doherty compie un atto di coraggio nei confronti di se stesso e decide di raccontare la sua storia. Quello che è certo è che che Doherty ha sempre vissuto nel nome della libertà, portando al limite il suo talento e la sua vita privata, precipitando molto spesso nell’assoluto nulla.
Pete Doherty ci entrare nella sua infanzia, segnata da continui spostamenti, ci racconta delle sue passioni musicali e cerca di farci comprendere cosa ci sia dietro le sue opere. E poi quella sua parte decadente, la sfrenata confidenza con il mondo della droga, le sue relazioni amorose strampalate. Una vita da Rockstar quella di Doherty, ancora prima di raggiungere il successo con le band The Libertines, Babyshambles e Puta Madres.
Leggere il libro della biografia di questo artista equivale realmente a fare un viaggio nella sua vita. Il modo in cui Doherty affronta i suoi ricordi è così puro che risulta difficile staccarsi dalla lettura, mentre è estremamente facile provare vicinanza per molte delle sue assurde esperienze. Anche se nel raccontare la sua storia lo spirito di Pete è di base scherzoso, non di rado è tangibile lo sforzo doloroso una volta messo davanti a certe situazioni spinose, ecco uno dei motivi che rende “A Likely Lad” importante e sorprendente. Inoltre la cruda verità è che Peter Doherty riesce ad affascinare anche quando le sue mosse ci lasciano perplessi ed è probabilmente questo il valore più grande di questa biografia.
Con l’eccellente traduzione in italiano di Sara Boero, le pagine di “A Likely Lad” ci attraggono perché sono le oneste confessioni di un artista controverso e contraddittorio che grazie ad uno spiccato senso dell’arte, ci trascina nel suo vortice lasciandoci però, più o meno, illesi.
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