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Reportage Live

ZEN CIRCUS: fotogallery, reportage e scaletta del concerto di Roma

“La terza guerra mondiale” è arrivata a Roma, e ad agitare il pubblico dell’Atlantico Live in un freddo venerdì 2 dicembre sono proprio loro, i The Zen Circus.

Appino e soci sono tornati con il loro nono album studio in diciotto anni (il primo è “About Thieves, Farmers, Tramps and Policemen” pubblicato solo come “The Zen”), un disco accolto trionfalmente dalla critica anche se personalmente all’ascolto mi ha lasciata un po’ perplessa. Ed è con un bagaglio di incertezze che arrivo all’Atlantico, in anticipo, per non perdere l’opening act affidato a Lucio Leoni.

Lucio Leoni è un cantautore romano che negli ultimi mesi con il suo “Lorem Ipsum” è riuscito a scattare una fotografia nitida e onesta sulle nuove generazioni, anzi, sulla nostra generazione, quella di coloro che hanno passato i trenta e sono in attesa di arrivare ai quaranta: adulti non ancora cresciuti, che si scontrano contro sogni e speranze che a fatica si realizzano e si scontrano con i racconti dei nonni, dei padri, di una generazione precedente che si è realizzata nonostante il cambiamento della società.
Per la prima volta su un palco “importante”, il pubblico romano accoglie Lucio Leoni con il calore che si riserva ad uno di casa anche se l’età media dei partecipanti alla serata è bassa: sono ragazzi che a malapena arrivano a trent’anni, ed inevitabilmente mi chiedo cosa capiscano davvero di tutto il mondo raccontato da Leoni.

Alle 22 puntuali entrano in scena loro, i The Zen Circus, e l’atmosfera si surriscalda.
Sul palco con AppinoUfo e Karim Qqru anche Francesco Pellegrini, già The Walrus e Criminal Jockers – quest’ultima, la band capitanata da Francesco Motta prima del suo inizio di percorso solista.
Si comincia con ‘La terza guerra mondiale’, ‘Canzoni contro la natura’ e ‘Gente di merda’, un trittico perfetto per riassumere i più grandi successi tratti dai più recenti dischi della band.
Si continua pescando qualcosa ancora da “Andate tutti affanculo”, disco del 2009 (secondo me l’ultimo lavoro degno di nota dei pisani) e il pubblico apprezza, canta e si lascia trasportare dall’entusiasmo.
Il palco è caldo, non si può dire che non sia evidente la presenza scenica del quartetto che non si risparmia diventando via via sempre più coinvolgente per gli occhi.
Erano stati annunciati degli ospiti durante il corso della serata, ed ecco l’intervento di Giovanni Truppi con la sua ‘Ti voglio bene Sabino‘, il già citato Francesco Motta con ‘La fine dei vent’anni‘ e l’amica e sostenitrice di sempre Nada con ‘Senza un perché’.
La serata è andata bene, i toscani hanno regalato ai propri fedeli un grande spettacolo ma vorrei porre nonostante tutto una riflessione.
Alla soglia dei quarant’anni e con vent’anni di attività alle spalle, perché non osare mettendosi in gioco completamente?
Perché non rischiare provando a proporre qualcosa di diverso?
Il concerto all’Atlantico Live mi è piaciuto ed è stato a modo suo grandioso, questo è fuori di dubbio, ma per chi come me segue la band quasi dagli esordi diventa monotono ascoltare sempre le stesse sonorità senza riconoscere più quel piglio magico, di protesta e ribellione, che con “Andate tutti affanculo” contribuì a rendere migliore il panorama dell’indie italiano.
Sono cresciuta, e lo sono anche loro: provare a fare un passo avanti sarebbe bello per poter continuare a crescere insieme.

ZEN CIRCUS – Scaletta concerto Roma

La terza guerra mondiale
Canzoni contro la natura
Gente di merda
Andate tutti affanculo
Vent’anni
Non voglio ballare
Ilenia
L’amorale
Pisa merda
Zingara
I qualunquisti
Vecchi senza esperienza
L’anima non conta
Ragazzo eroe
Mexican requiem
Postumia
Figlio di puttana
Canzone di Natale
– – – – – – – – – – – – – – – – – – – – –
Nati per subire
L’egoista
Ti voglio bene Sabino feat. Giovanni Truppi
La fine dei vent’anni feat. Motta
Senza un perché feat. Nada
Viva
Andrà tutto bene

ZEN CIRCUS – Prossime date

07-dic Milano Alcatraz
14-dic Genova Teatro dell’archivolto
17-dic Firenze Flog
05-gen Lamezia Terme (CZ) Color Fest
06-gen Messina Retronoveau
07-gen Catania Ma
13-gen Cagliari Fabrik
14-gen Sassari The Hor

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