“You don’t need me” urla al microfono sorridendo il frontman della band dei The Killers Brandon Flowers, mentre il pubblico intona Read My Mind senza sosta. E invece per la prima serata del Rock in Roma 2018, iniziata col botto, con la band americana, il pubblico ha avuto bisogno eccome del carisma, delle movenze e della carica di Brandon Flowers, 37enne oggi.
Appunto col botto, si apre con un esplosione di colori e coriandoli e sul palco dell’Ippodromo delle Capannelle lo spettacolo può cominciare. Erano quasi cinque anni che la band americana non suonava in Italia ed è lo stesso Brandon a dire al pubblico che “sono passati troppi anni e che non accadrà più”. Ha imparato anche qualche parola in italiano, anche se visto l’amore del pubblico e l’affetto dimostrato ieri sera, non aveva nessun bisogno di fare alcun sforzo per farsi amare.
Si parte con “The man” tratto dal loro quinto album Wonderful wonderful (2017) e si intuisce già da questo prima esibizione quanto i The Killers abbiano voglia di dare. Brandon è un vulcano, un grandissimo performer, tiene il palco come pochi… da qui un escalation di energia e di grande musica.
I The Killers sono una delle poche band di questi ultimi dieci anni ad aver un loro imprinting e ad essere considerati originali nel loro genere. Partono le chitarre di Dave Keuning e il riff di Somebody told me e la gente inizia a saltare insieme a Brandon e allo scatenatissimo batterista Ronnie Vannucci Jr.
Si prosegue con Spaceman, The way it was, Shot at night, Run for cover, Smile like you mean it fino ad arrivare ad uno dei brani migliori di questi ultimi anni, ovvero For Reason Unknown, tratto da “Sam’s Town” album semi perfetto del 2006, che conteneva fra le varie perle “Exitlude”. Si continua con la trascinante e forse quella più conosciuta Human che appare sui maxischermi con una scritta gigantesca, che visti i tempi che corrono, sembra quasi un segnale e un messaggio “Are we human”?
Look in giacca, tiratissimo, sorriso da uomo di altri tempi, quello di Brandon Flowers che torna sul palco con un completo giallo luccicante e occhiali da sole…a dimostrare quanto anche il glam faccia parte del sound e dell’estetica dei The Killers. Così si prosegue con Runaways Fairytale e le esplosive Read my mind e All the things I have done, e in quest’ultima, il pubblico urla anticipando la band “I got soul but I’m not a soldier” dando a Brandon il lancio per la canzone e accompagnandolo fino alla fine senza sosta.
Sembra essere finito tutto quando i The Killers ritornano sul palco per il finale seguito da coriandoli tricolore con i quali la band saluta Roma “la città eterna”. Si conclude con Mr Brightside. Una nota a parte ha l’esecuzione di “A dusty Fairy Tale” del 2008…è un brano intenso, crea un effetto magico, Brandon è delicatissimo nell’approccio ed è veramente uno dei brani migliori per apprezzare la band, che ieri sera ha regalato al Rock in Roma una serata indimenticabile.
foto tratte da twitter.com/thekillers
THE KILLERS – Scaletta concerto Rock in Roma
The Man
Somebody Told Me
Spaceman
The Way It Was
Shot at the Night
Run for Cover
Smile Like You Mean It
For Reasons Unknown
Human
Tyson vs. Douglas
A Dustland Fairytale
Runaways
Read My Mind
All These Things That I’ve Done
– – – – –
The Calling
Believe Me Natalie
When You Were Young
Mr. Brightside
