Dieci volte San Siro. Dieci volte su e giù dallo stesso palco. Dieci notti che per il Liga somigliano proprio a un vizio che non vuol smettere mai.
Ne sono passati di notti da quell’estate del ’97, quando il rocker emiliano calcò per la prima volta il palco della scala del calcio. Non c’è più la folta criniera castana, ma un ciuffo ribelle argentato, e nemmeno gli occhialoni alla Elvis, rimpiazzati, per l’occasione, da un paio di occhiali a goccia a lenti scure. Quelli che non passano mai di moda sono, invece, gli immancabili stivali e la voglia di suonare live.
Allora si iniziò con Buon compleanno Elvis, oggi con Il Muro del Suono, rispettivamente le prime tracce dell’omonimo album del ’95 e del recentissimo Mondovisione. Due album completamente diversi che dimostrano quanto siano cambiati il Liga e la sua musica nel tempo. Già…il tempo: quasi un’ossessione per il rocker emiliano, una costante presente in tutti i suoi album e, guarda caso, anche il fil rouge del decimo concerto al Meazza. Che siano i tempi sbagliati di Non è tempo per noi o quegli istanti indimenticabili, piantati lì eternamente di Per Sempre, non ce n’è: dal tempo non si scappa.
E il tempo scorre velocemente tra vecchi successi e brani del nuovo album, eseguito quasi per intero. Una goduria assoluta per la platea milanese, anche se, andando a cercare l’ago nel pagliaio, i sempre presenti potrebbero lamentare una sorta di ridondanza nella scelta dei pezzi più datati. Ma si sa, trattasi di discorsi fatti e strafatti che, inevitabilmente, gravitano attorno a tutti quegli artisti che possono attingere da discografie sterminate.
Prima della pausa c’è persino il tempo (tanto per rimanere in tema) per un medley interamente cantato dai fan e per rifilare qualche stilettata alla classe politica italiana sulle note de Il Sale della Terra. Scelta coraggiosa? Scontata? Ripetitiva? Fuori luogo? Anche in questo caso, le diverse correnti di pensiero ne dibattono da anni.
L’apertura dell’encore è affidata, ancora una volta, ad un pezzo di Buon Compleanno Elvis: Quella che non sei anticipa, infatti, Certe Notti e Con La Scusa del Rock’n’roll. Si chiude così la decima del Liga a San Siro. Nulla a che vedere con la dècima conquistata qualche settimana fa dai blancos di Madrid perché nessuno corre più veloce del mediano di Correggio… nemmeno il tempo!
Scaletta LIGABUE in concerto a Milano – San Siro
01. Il suono, il brutto e il cattivo (intro)
02. Il muro del suono
03. Il volume delle tue bugie
04. I ragazzi sono in giro
05. Ho messo via
06. Ciò che rimane di noi
07. Le donne lo sanno
08. Nati per vivere (adesso e qui)
09. Il giorno di dolore che uno ha
10. Siamo chi siamo
11. Non è tempo per noi
12. Balliamo sul mondo
13. Sono sempre i sogni a dare forma al mondo
14. Per sempre
15. L’odore del sesso
16. Urlando contro il cielo
17. La neve se ne frega
18. Niente paura-Viva-Marlon Brando è sempre lui
19. Tu sei lei
20. A che ora è la fine del mondo?
21. Piccola stella senza cielo
22. Il sale della Terra
23. Il meglio deve ancora venire
24. Tra palco e realtà
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25. Quella che non sei
26. Certe notti
27. Con la scusa del rock’n’roll
