Articolo di Chiara Bernini | Foto di Rossella Mele
Si sa, nella vita degli artisti ci sono alti e bassi. Dalla mancanza di ispirazione, al flop discografico. Passando per magagne tra i componenti fino a problemi personali, la vita di un cantautore è costellata da momenti di sconforto. Situazioni di stallo da cui se ne può uscire solo in due modi: sprofondando ulteriormente o rinascendo, demonizzando le esperienze negative attraverso un’unica valvola di sfogo: la musica.
Lo sa bene Kekko (all’anagrafe Francesco Silvestre) che, dopo due anni di inferno passati nel limbo della depressione, ha sconfitto i suoi demoni ed è tornato a fare ciò che ama: comporre e cantare con i suoi Modà. E quale modo migliore di tornare sulle scene se non quello di festeggiare i vent’anni di carriera della band made in Cassina de’ Pecchi? Mettici poi che il 2023 coincide anche con il decennale di Gioia, uno degli album più famosi del gruppo, e la ricetta per il perfetto comeback è pronta.
E infatti, dopo la partecipazione allo scorso 73° Festival di Sanremo, i Modà hanno annunciato un tour di oltre quaranta date che toccheranno tutta Italia. Una tournée tuttavia differente dalle solite a cui hanno abituato i fan. Non più stadi e arene ma teatri e soprattutto una presenza straordinaria…l’orchestra. E così, curiosi della novità offerta dal quintetto lombardo, ieri sera al Teatro degli Arcimboldi – la quinta di SEI serate a Milano – c’eravamo anche noi di RockOn.

“Quello di stasera è un concerto diverso rispetto al solito, perché sarà all’insegna della musica e delle parole”. Questa la frase con cui Kekko ha esordito sul palco meneghino. E infatti l’impressione è che le quasi due ore di musica del Modà & Orchestra Tour siano state più uno spettacolo intimo per pochi amici che un normale concerto. Quasi centoventi minuti in cui note e parole si sono intrecciate tra loro componendo una commovente lettera di sincero amore per i propri fan e per la vita.
Una serata dunque presa con calma in cui a trovare spazio tra un brano e l’altro sono stati tanti momenti di riflessione in cui Kekko si è raccontato attraverso retroscena legati alla propria vita. Una sincerità disarmante che non ha affatto smorzato l’atmosfera della serata, rivelando anzi quella parte più fragile e sensibile del suo essere cantautore. Il tutto accompagnato dallo sfondo di nuovi meravigliosi arrangiamenti che includono i quattordici elementi dell’orchestra sinfonica, donando alla notte milanese un tocco di eleganza a dimostrazione di una raggiunta maturità artistica.
Largo spazio quindi a momenti ritagliati per la propria famiglia, con brani quali la stupenda “Gioia“, dedicata alla figlia, e “In Tutto l’Universo“, rivolta alla moglie Laura. Un lungo discorso dedicato all’amata madre ha poi preceduto la struggente “Salvami“, in cui il pubblico si è unito al canto straziato di Silvestre, portando le mani verso il cielo e verso lui, come a sostenerlo nelle difficoltà della vita. Una canzone splendidamente eseguita con le prime strofe più recitate che cantate. Un riferimento al testo che, così come spiegato dal cantante, somiglia a una preghiera rivolta alla mamma che nel 2009 combatteva contro il tumore.

È sulle note di “Non ti Mancherà Mail il Mare” che i Modà si accingono invece ad affrontare il tema della depressione. Un brano privato in cui Silvestre racconta la sua personale ricerca della felicità da trovare in una carezza o nel tempo trascorso con la famiglia. Una lettera musicale indirizzata a sua figlia in cui l’artista spiega la sua malattia a una bambina ancora incapace di comprendere i problemi degli adulti. Il racconto della depressione passa anche per “Lasciami“, singolo portato sul palco dell’Ariston, in cui ringrazia sé stesso e i propri fan, per essere la sua “medicina migliore”. Il pubblico è emozionato e agita al cielo la miriade di palloncini rossi a forma di cuore sparsi per la platea, in un mare di passione rossa che addolcisce la vista.
Infine, c’è anche il tempo per interessanti aneddoti sulla produzione di testi. “Quel Sorriso in Volto“, ispirato alla storia di due pazienti dell’ospedale Fatebenefratelli, riporta indietro nel tempo i presenti a quando Kekko si imbatteva in una strana coppia di sposi. O ancora, “Nuvola Rock“, primissima canzone eseguita dal vivo e ieri sera accompagnata da un tappeto di archi perfettamente arrangiati.
Sul palco il resto della band composto da Enrico Zapparoli (chitarra), Diego Arrigoni (chitarra), Stefano Forcella (basso) e Claudio Dirani (batteria) è affiatatissimo. Si spostano, si guardano, sorridono e suonano, godendosi la serata mentre, nel virtuosismo di giochi di luce colorati, ruotano attorno alla star assoluta: Kekko.
Vestito in total black e con addosso degli occhiali da sole, Silvestre non si muove troppo dalla sua postazione composta da sgabello e leggio. Eppure, il suo carisma e la sua voce formidabile attraggono tutti gli occhi dei presenti. Inutile dire che il pubblico avesse una cospicua componente femminile, costituita da fan sfegatate di tutte le età, e solo da un’esigua percentuale maschile. Kekko lo sa e coglie innumerevoli occasioni per scherzare con la sua platea, rendendosi protagonista di varie gag che dimostrano la versatilità del cantautore cassinese. Degne di menzione, la frecciatina a Matteo, stravaccato sulla poltrona e costretto lì dalla moglie; e il tenero abbraccio con Adriana, una super fan ottantenne seduta in prima fila che ha attirato l’attenzione del performer.

Il coinvolgimento del pubblico tocca l’apice a metà concerto quando inaspettatamente Silvestre invita una nonna e sua nipote (entrambe con t-shirt brandizzate Modà) a duettare con lui sulle note di una cosiddetta “canzone che non c’è”. Ovvero un brano a piacere scelto dalle due fortunate fan (“Pensando a te“). Una gradevole sorpresa che ha accontentato tutti i presenti, permettendo di deviare brevemente dalla rigida setlist per spolverare dal repertorio qualche chicca nascosta del passato.
Un’intelligente trovata a cui fa filotto anche il brano successivo, “La sua Bellezza“, ripescata da Kekko tra le tracce contenute in Gioia. Una ballad pop aggressiva e trascinante che riesce a scaldare gli animi del pubblico nonostante la versione acustica eseguita da uno straordinario Enrico Zapparoli.
Il bis improvvisato funziona anche da spartiacque, dividendo lo spettacolo in due atti e avviandosi così verso il secondo, ovviamente dedicato ai maggiori successi estratti da Viva i Romantici (2011). E così la band infila una dietro l’altra “Tappeto di Fragole” e “Arriverà“. Due inni assoluti per i fan del gruppo che si agitano sotto un tappetto di palloncini, facendo risuonare le loro voci in un unico suggestivo coro che riempie il teatro e fa da coda alla potente voce di Kekko.
Ma è su La Notte che scoppia il delirio. Le luci si abbassano e, sulle primissime note, la platea scoppia in un boato, alzandosi e correndo ai piedi del palco e dei suoi beniamini. Accanto a me ho il classico boomer infastidito dal caos ma, dopo qualche brontolio, si arrende e si alza pure lui, lasciandosi infine andare al ritmo scatenato della hit in pieno stile Modà.
Dopo quest’esplosione di energia, la band riporta il pubblico alla calma dedicando l’armoniosa “Come un Pittore” al defunto amico Jarabedepaolo. “Questa canzone non può mancare in ogni nostro concerto per ricordare l’artista, l’uomo e l’amico che Jarabe è stato”, esclama Kekko. Il pubblico ritorna composto a sedere e, nella generale commozione di questa nota dolce amara, è giunto il momento di salutarsi.
“Ringrazio voi perché se siete qua ci sono due ragioni. La prima è che siete bellissimi e la seconda è che siete persone normali come noi: Viva i romantici!”. Sulle melodie dell’omonima canzone, Silvestre fa così un ultimo riepilogo della sua vita. Dei suoi alti e soprattutto bassi che – nonostante tutto – l’hanno reso il cantautore che è oggi. L’esperienza ereditata dagli ultimi difficili anni è infatti la chiara dimostrazione che i Modà hanno raggiunto una maggiore consapevolezza, crescendo sia musicalmente che umanamente regalando uno show di rara eleganza.
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MODÀ live – la scaletta del concerto a Milano
Intro
Gioia
Quelli Come Me
Non Ti Mancherà Mai il Mare
Quel Sorriso in Volto
Per una Notte Insieme
In Tutto l’Universo
Quello Che Non Ti Ho Detto
Nuove Rock
Cuore e Vento
Salvami
Pensando a Te (acustic)
La Sua Bellezza (acustic)
Stella Cadente
Lasciami
Tappeto di Fragole
Arriverà
La Notte
Come un Pittore
Viva i Romantici
