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Reportage Live

L’elettronica emotiva di IAMX

IAMX Legend Club Milan Italy IT 22 february 2019 This image is copyright © Roberto Finizio. All right reserved. This photo must not be used under ANY circumstances without written consent. for info and photos visit my website www.robertofinizio.it Questa immagine è protetta da copyright © Roberto Finizio. Tutti i diritti sono riservati. L'immagine non deve essere utilizzata in nessun caso senza autorizzazione scritta dell'autore. per info e materiale fotografico visita il mio sito www.robertofinizio.it

Articolo di Claudia Mazza | Foto di Roberto Finizio

Da quando Chris Corner ha lasciato il popolare gruppo electro-pop/post-trip-hop degli anni ’90 Sneaker Pimps trasformazione è la parola chiave che caratterizza le scelte progettuali del suo nuovo percorso solista: IAMX è l’espressione matematica del “io sono” portata alla variabile di genere, appunto, X.

L’ultimo album Alive In The New Light nota un cambiamento emozionale d’intenti, rispetto ai progetti precedenti questo album abbandona i tratti più drammatici per far spazio agli aspetti più melodici, collaborando in quest’ultimo con l’amatissima Kat Von D in quattro dei nove brani presenti e dopo i tre anni passati dal suo ultimo concerto in Italia, torna quest’anno al Legend Club di Milano.

Stasera non saprei cosa aspettarmi, per la prima volta mi accingo a partecipare ad un live di questo genere e la curiosità è tanta. Arrivo presto e mi guardo intorno, persone di vario genere si aggirano nelle sale e il sottopalco è già mezzo occupato dai fan più legati, soprattutto inglesi, tante ragazze, un pubblico costituito dai trenta in su: personalità dark gothic, teste mezze rasate con ciuffi raccolti, dettagli fluorescenti giallo e arancione come smalti, orecchini e addirittura in prima fila non posso fare a meno di notare dei micro dread con spicchi fluo che spuntano dalla folla accalcata.

Un quasi sold out riempie la sala, lo spettacolo è atteso per le 21.30 ma alle 21.35 non si vede ancora nessuno e le prime file iniziano a scalpitare in un coro costituito da accenti prevalentemente nord europei. Chris e la sua band sembrano aver sentito: le luci si spengono e le grida diventano unisono  ” Ciao belli, it’s beautiful to be here!” esordisce. Si presenta con un non proprio cilindro nero ricolmo di borchie ed alte piume, make up dark-glam, un colorito pallido ed in look total black, un’immagine endrogina possibile anche grazie alla sua corporatura sottile.

Il concerto si apre piano con Alive In The New Light, i falsetti del ritornello esprimono tutta l’emotività del brano e la positività percepibile del testo che rimanda a questo nuovo capitolo di Chris, uscito forse da un periodo difficile facilmente palpabile dalla creazione di quest’ultima, ” You are beautiful!” ci commenta;   No Maker Made Me, l’elettro-dark drammatico ritorna con un pezzo del suo album Metanoia ” We’ve got everything we need to survive” l’introspettiva venatura che lo contraddistigue espressa in giochi di synth e parole forti.

La presenza scenica potente di Chris che si divora letteralmente il palco e la notevole acustica del Legend sono un mix decisamente forte questa sera. Rosso scenico. IAMX sono noti per le loro esibizioni dal vivo: mani mozzate che cercano di impadronirsi della tastiera, lo stile teatrale, artistico, costumi, uno schermo che fa da sfondo alla scena con immagini, fotografie e contenuti visivi realizzati dallo stesso Chris, così come gli oggetti sul palco ed i vari dettagli che vengono realizzati dalla stessa band; lo stesso impianto luci vanta pannelli riflettenti sul pavimento, ogni dettaglio curato ad immaginazione di una serata che non vuole essere solo un concerto ma uno spettacolo vero e proprio. Luci acqua marina.

Due microfoni usati come fucili di precisione e proseguiamo con Bring Me Back a Dog un crossover di generi fra liriche estrose e un micro rappato di influenze evidenti che mi fa impazzire. ” You’re beautiful people, are You happy?” così introduce Happiness dal repertorio dei trascorsi album, affrontando tematiche trasgressive e provocatorie: droga, bisessualità, alcol di cui si è fatto portavoce ed iconico portatore sano di argomentazioni difficili e importanti; ” Milano, magic on stage!” si toglie il cappello spalanca lo sguardo e fanno capolino due codini bassi, la voglia di comunicare con il sottopalco è evidente; è la volta di  I Come With Knives una filastrocca in ligua teutonica, bipolarismo espressivo in mix inglese-tedesco dalla sua permanenza a Berlino, inquietante ma che allo stesso tempo trascina e meraviglia con echi electro-noise accattivanti, sento la batteria potente così mi alzo sulle punte per vedere meglio il palco e in lontanza con i fumi e il buio quasi totale noto l’ombra dei capelli del batterista che a suon di battitura scaraventa le bacchette sui tamburi quasi a volerli rompere, è semplicemente fantastico. Exit, I Am Terrified e Sorrow un’altalenante mix di vecchio e nuovo, lo stile industrial di IAMX infonde nei pezzi tracce delle sue influenze musicali con Nine Ich Nails, Depeche Mode, Blur, Gary Numan sempre di sfondo ai suoi progetti sperimentali: punk, electro- dark, gothic, noir, synth-pop.  North Star ricalcando metanoia e After Every Party I Die una rivisitazione e rielaborazione di uno dei pezzi degli Sneaker Pimps passando a Spit It Out. E’ quasi fine serata ma sembra appena iniziata e non aver intenzione di terminare, la musica di IAMX si suona nei capannoni, nei pub, nei piccoli locali. E’ un gruppo che vuole condividere lo stage con il suo pubblico, respirarlo, ballarci insieme senza limiti di tempo. Non esistono grandi concerti per IAMX. Nell’encore Mile Deep Hollow riesce a far cantare anche me, non conosco una sola parola del pezzo ma mi guardo intorno e vengo coinvolta, il Legend si trasforma in una discoteca elettronica dove conta solo tenere il bicchiere alzato e ballare ad occhi chiusi, la voce angelica entra nella testa e ad occhi chiusi diventa un trip controverso di un non luogo. Chris prende le bacchette e inizia a battere dapprima al vento e poi dando piccoli colpi ai piatti della batteria “Thank you Milano!”;

Your Joy is My Low parte un pezzo più melodico, i synth sono i protagonisti è evidente, The Alternative sembra il sottofondo musicale della scena di un film in cui sta per succedere qualcosa di importante, un brano d’impatto con venatura pop; siamo quasi a fine concerto una The Power and The Glory per calmare gli animi ed abituarli gradualmente ad una chiusura concerto con l’ultima canzone del repertorio di questa serata: Mercy.

IAMX mi ha piacevolmente sorpresa stasera, la cosa più divertente è che non è mai lo stesso ma è sempre lui, mantenendo alta la mia curiosità attendo nuovi risvolti del suo percorso musicale, quale sarà la luce della prossima variabile X?

Clicca qui per vedere le foto di IAMX a Milano (o sfoglia la gallery qui sotto).

IAMX la scaletta del concerto di Milano

Alive in New Light
No Maker Made Me
Bring Me Back a Dog
Happiness
I Come With Knives
Exit
I Am Terrified
Sorrow
North Star
After Every Party I Die
Spit It Out

Encore:
Mile Deep Hollow
Your Joy Is My Low

Encore 2:
The Alternative
The Power and the Glory
Mercy

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"Il miglior modo di fare bene qualcosa è di amare quello che fai" Con questa frase raccolgo ciò che mi caratterizza: la passione. E ne sono piena. Con la fotografia ho un rapporto particolarmente stretto da che ho ricordi. Sarà per il fatto che amo osservare, sarà perchè una foto è eterna, i momenti invece sono attimi impercettibili e se li catturi cambi il loro stato nel tempo. E la musica? la musica è la costante. Dalla mattina appena sveglia alla sera prima di addormentarmi. La musica è lo sfondo della tua vita, la carica o la dolcezza, la rabbia o l'allegria. Il connubio di queste due cose è per me come sbagliare strada e incontrare un paradiso terreno, non sai dove stai andando ma sai che ti piacerà da morire.

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