Articolo di Serena Bressan
I Ministri sono tornati a suonare in Trentino giovedì scorso 12 aprile al Teatro Sanbapolis di Trento. Questa è stata una delle prima tappe del loro “Fidatevi Tour”, la loro prima volta nel capoluogo. Il Sanbapolis delle grandi occasioni li accoglie per la presentazione del loro sesto album in oltre 10 anni di attività, “Fidatevi”, con l’apertura dei padroni di casa Humus. La band trentina, che meglio non poteva essere scelta per affinità sonore e testuali, ha portato l’energia che la contraddistingue e i pezzi dell’ultimo disco, uscito a luglio 2017, “Cambio Voce”. I Ministri si presentano al Sanbapolis con una scenografia minimale, come nella loro tradizione. Led a sottolineare i titoli delle canzoni e video di sfondo. Il trio storico, formato da Davide “Divi” Autelitano (voce, basso), Federico Dragogna (chitarra, cori) e Michele Esposito (batteria) è accompagnato sul palco da Marco Ulcigrai, già presente nello scorso tour, e da Anthony Sasso. I suoni sono pieni, il tiro è quello di sempre. Cominciano con i brani del nuovo disco – su tutte “Spettri”, “Crateri” e “Tra le vite degli altri” -, in un crescendo che non dimentica di lasciare spazio alle canzoni che hanno consacrato la band milanese al grande pubblico: “Comunque”, “Spingere”, “Il bel canto” e “Tempi bui”.
Ciò che si coglie nei testi di “Fidatevi”, scritti sempre in grande prevalenza dal chitarrista Federico Dragogna, è un cambiamento nel mondo concettuale dei Ministri. Prima c’era il ragazzo, il giovane uomo, solo che vagava per la società in un pullulare di relazioni, spesso fallimentari, coinvolto in una critica attenta di problematiche di interesse generale (come in “Diritto al tetto”) o dell’idiozia e della superficialità della gente (come in “Tempi bui”). Adesso, quel giovane è cresciuto e non ha più paura di chiedere comprensione o supporto. Non ha più paura di mettersi a nudo di fronte alle persone e al pubblico, raggiungendo un’intimità condivisa e una maturità che prima si percepiva soltanto. Gli arrangiamenti dei pezzi che compongono “Fidatevi” sembrano prendere strade diverse rispetto ai primi album, dando l’idea di essere più flessibili, adattabili a diverse tipologie di live e addirittura all’acustico. Una malleabilità che è di nuovo sintomo di raggiunta maturità.
Durante la performance, non è mancato l’omaggio agli amici e colleghi The Bastard Sons of Dioniso e la solidarietà per le inutili polemiche seguite al video girato sulla Cima Tosa dello splendido pezzo acustico “Venti tornanti”, contenuto nell’ultimo album del gruppo trentino “Cambogia”. E non si sono dimenticati nemmeno di ricordare i grandi successi ottenuti in passato in Trentino alla Festa dei Licei di Levico e nelle edizioni 2011 e 2013 del Festival SotAlaZopa di Primiero, che purtroppo da quest’anno non si terrà più. Una performance, quella dei Ministri a Trento, che non ha mai lasciato alla gente intervenuta un minuto di respiro. Minimalismo, spazio alla musica, suoni crudi. C’è tanta parte dell’anima dei Ministri in questo live: energia, passione, lavoro duro, impegno, e sudore. Tantissimo. Sul palco e sotto il palco.
Arriva la pausa. Si aspetta il gran finale. Manca ancora “Fidatevi”, il pezzo che dà il titolo al nuovo album. Restano ancora “Noi Fuori” e “Abituarsi alla fine”. No, non può finire così. Le aspettative non vengono disattese. Divi si lancia sul pubblico in uno stage DIVIng che non può mai mancare in un concerto dei Ministri. Suonano anche canzoni degli albori come l’arrabbiatissima “Diritto al tetto”. Le persone provano a gridare in coro tutte le mille parole che compongono “Noi fuori” e la chiusura è come sempre un’esplosione. “Abituarsi alla fine” è una composizione incredibile fatta di grinta e rabbia. Una degna conclusione per una serata che ha saputo sprigionare e donare energia. Vera. Fidatevi, insomma. I Ministri continuano a spingere.
Ministri – Scaletta “Teatro Sanbapolis Trento – 12 aprile 2018
1. Spettri
2. Crateri
3. Comunque
4. Idioti
5. Usami
6. Un dio da scegliere
7. Non mi conviene
8. Spingere
9. Memoria breve
10. Tra le vite degli altri
11. Il bel canto
12. Tempi bui
13. Dimmi che cosa
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14. Fidatevi
15. Noi fuori
16. Palude
17. Diritto al tetto
18. Abituarsi alla fine
