Articolo di Roberto Finizio | Foto di Sonia Santagostino
Mancava da poco più di due anni, ma appena è stato annunciato lo scorso settembre aveva scatenato polemiche per il suo ruolo da headliner al Firenze Rocks svoltosi il passato weekend.
Lui che nella sua musica di rock “duro” ha ben poco aveva sollevato la rivolta popolare.
Tuttavia, tirando le somme, il ritorno di Ed Sheeran in Italia è stato un vero e proprio trionfo. Proprio nella città toscana è stato l’unico a registrare il sold out già nella fase di prevendita, così come per il concerto di Roma di domenica scorsa e per quello di mercoledì sera a Milano. Stadio esaurito e fans assiepate fuori dai cancelli, in coda da 4 giorni per accaparrarsi l’agognata transenna, una sorta di passaggio del testimone da parte dei fans di Vasco che da inizio mese avevano preso residenza nel Piazzale Angelo Moratti.
Il rosso del West Yorkshire, esploso in Italia a fine 2014, non è estraneo a imprese di questo tipo. Dopo un prevedibile sold out all’Alcatraz, vennero annunciati due live a meno di due mesi di distanza nelle principali arene italiane, con biglietti polverizzati in poche ore.
Ed è uno dei fenomeni musicali mondiali degli ultimi anni, plurivincitore e nominato ai Brit Awards e ai Grammy, a dispetto della giovane età. Viene considerato una delle 100 personalità più influenti del pianeta, non solo per le sue doti di scrittore e cantautore, ma anche per il suo impegno nel sociale e per il suo enorme patrimonio economico costruito in poco tempo.
Un one-man-show, in giro per i più grandi stadi d’Europa, con un microfono, una chitarra e i suoi campionamenti, capace di tenere l’attenzione di migliaia di persone ogni sera durate il suo Divide Tour, che ha toccato praticamente ogni parte del globo registrando un sold out dopo l’altro.
A differenza dello show fiorentino, dove era salito sul classico palco da festival, spoglio e impersonale, a San Siro, così come all’Olimpico, era posizionato ai piedi del “suo” palco, il consueto “fungone” gigante a led dove hanno fatto capolino i visuals che lo hanno accompagnato durante le 18 canzoni eseguite, molte delle quali diventate ormai hit storiche della musica pop dell’ultimo decennio.
Il tour mondiale non gli ha però tolto il gusto di comparire sul piccolo e grande schermo. Dopo il cameo nella settima stagione di Game of Thrones, Ed ha interpretato se stesso nell’ultimo film di Danny Boyle, Yesterday, in uscita in Italia il 4 luglio, nel quale Sheeran produce uno squattrinato cantautore in un ipotetico mondo musicale che non ha mai conosciuto i Beatles, e dove Fix You dei Coldplay è la canzone manifesto tra i giovani. Qui il trailer che sicuramente anche a voi farà venire molta curiosità.
Ma la curiosità che inchioda molti degli addetti ai lavori è un’altra: come sarebbe Ed Sheeran con alle spalle dei musicisti? Forse non lo sapremo mai perché lui è, appunto, un uomo solo sul palco, un ragazzo come i tanti che saltavano dietro la transenna sulle note della sua musica. Arrivato dopo una lunga gavetta a firmare nel 2011 il suo primo contratto discografico riuscendo a diventare, in meno di un decennio, un’icona per i giovani di tutto il mondo. Non sarà forse una rockstar degna dei prestigiosi festival nostrani, ma il Teddy Bear della musica pop ha ampiamente dimostrato di meritare questi palcoscenici
Clicca qui per vedere le foto di Ed Sheeran a Milano (o sfoglia la gallery qui sotto).
ED SHEERAN – La scaletta del concerto di Milano
Castle on the Hill
Eraser
The A Team
Don’t / New Man
Dive
Bloodstream
I Don’t Care (Ed Sheeran & Justin Bieber cover)
Tenerife Sea
All of the Stars / Hearts Don’t Break Around Here / Kiss Me / Give Me Love
Galway Girl
Poor Wayfaring Stranger / I See Fire
Thinking Out Loud
Photograph
Perfect
Nancy Mulligan
Sing
Encore:
Shape of You
You Need Me, I Don’t Need You
