Un omaggio alla Napoli bella, rivolta all’avanguardia, sempre più distaccata dalla tradizione melodica e alla ricerca di nuovi mondi sonori: a fine degli anni Sessanta nasce il gruppo degli Osanna, cinque ragazzi cresciuti tra il Vomero e l’Accademia di Belle Arti.
OSANNAPLES è il docu-film di Deborah Farina che vuole osannare non solo una delle band partenopee più innovative della storia contemporanea, che tra che tra hard-rock e psichedelia ha creato un autoctono progressive-rock gettando le basi del Naples Power, ma anche il lato insospettabile di una città con un’anima non solo popolare ma underground ed estremamente anticonformista.
Abbiamo visto OSANNAPLES in anteprima, in occasione della VII edizione di SEEYOUSOUND che quest’anno snocciola una serie di imperdibili per un excursus tra correnti e artisti che hanno segnato la scena musicale internazionale e quella nazionale.
Il primo festival in Italia dedicato al cinema a tematica musicale si terrà dal 19 al 25 febbraio 2021 sulla piattaforma on demand PLAYSYS.TV. Ogni giorno verranno resi disponibili nuovi titoli che resteranno in visione per 7 giorni a partire dalle 9.00 del mattino (ticket singoli e abbonamenti sono acquistabili su www.seeyousound.org e www.playsys.tv)
Gli Osanna si formano a Napoli nel 1970, dall’incontro di alcuni membri della band Città Frontale (Lino Vairetti, Danilo Rustici, Massimo Guarino e Lello Brandi) con Elio D’Anna, sassofonista e flautista. Le loro esibizioni live sono caratterizzate da quella che venne chiamata “teatralità mediterranea”: i suoi componenti sono tra i primi in Italia a proporre concerti dal vivo con trucchi e costumi di scena. Il loro nome, come raccontano nel lungometraggio, è stato scelto a caso un pomeriggio che Massimo Guarino si divertiva a trovare parole sul dizionario.
Attraverso l’alternanza di passato e presente, Lino Vairetti, cantante della band e suo rifondatore, conduce lo spettatore in un viaggio fisico e introspettivo, ripercorrendo le tracce di un’epoca: dall’approdo alla sua antica casa-ritrovo, all’immersione onirica in un inconscio abitato dai suoi personaggi, fino al ritorno alla sua attuale abitazione, dove la storia degli Osanna, dal 1971 ad oggi, continua.
Il racconto alterna immagini di repertorio a performance attuali, come l’apertura e la chiusura con “Sciuri Sciuri” accompagnata da meravigliose immagini della città girate dall’alto della collina del Vomero che mostrano il maestoso paesaggio del Golfo di Napoli abbracciato dal Vesuvio.
“Si vestono in modo strano e hanno la faccia pittata” – diceva di loro stampa – eppure il merito degli Osanna è stato portare la propria città fuori da quel meccanismo di deprovincializzazione che l’aveva caratterizzata a lungo. “Fu Peter Gabriel a dire agli Osanna di andare in Inghilterra, i Genesis si sono ispirati a noi nel look” rivelano insieme orgogliosi, ricordando l’estate in cui incrociarono la band in occasione del tour estivo in Italia.
Tra testimonianze attuali e video d’epoca il documentario procede regalando inedite performance della band nei luoghi più suggestivi della città partenopea, mostrando quella passione eterna che ancora brucia ed è capace di sorprendere il pubblico sempre.
E’ stato quasi come essere a un concerto.
OSANNAPLES
On demand dal 25 Febbraio al 3 Marzo 2021
Link ai biglietti > https://www.boxol.it/SeeYouSound/it/event/osannaples/333195
Lino Vairetti
18/02/2021 at 15:28
Grazie Chiara… davvero una apertura ed un titolo straordinario parafrasando la frase mitica di Goethe. Grazie di cuore
Lino Vairetti
Chiara Amendola
18/02/2021 at 15:48
Grazie a voi, siete meravigliosi.