Alessio Ciccolo, classe ’91, è un cantautore calabrese di stanza a Bologna. Già voce e chitarra dei LaBrain e degli Einstein On the Bitch, dal 2016 si concentra sulla stesura di brani dallo stampo cantautorale con i quali muove i suoi primi passi nei locali del capoluogo emiliano. Solo un dovere è il suo EP d’esordio contenente 5 brani inediti incentrati sulla vita dei fuorisede e sul passaggio dall’età adolescenziale a quella adulta.
Una forte dose di cantautorato italiano, qualche riferimento alla scena anglosassone, un po’ di pop ed ecco gli ingredienti fondamentali di Solo un dovere, l’ep d’esordio di Alessio Ciccolo, cinque tracce che raccontano una “formazione” inconscia fatta di scoperte, amori inusuali, nuovi orizzonti e fallimenti. una “formazione” inconscia fatta di scoperte, amori inusuali, nuovi orizzonti e fallimenti che permettono il passaggio ad una maturità. A chi si rivolge Alessio Ciccolo? A tutti quei ragazzi tra i 20 e i 30 anni che sono partiti dalla propria terra d’origine per andare a studiare o a lavorare in una città nuova; a tutti quei ragazzi che fanno un lavoro precario ma vivono di passioni e di emozioni forti.
Solo un dovere è un ep suonato bene, piacevole all’ascolto, contraddistinto da una forte maturità nella scrittura. Quello che manca probabilmente è l’idea di un suono ben definito, quell’elemento che può lasciare il segno. Da lavorare anche sulla voce che può essere più personale ed espressiva. Nel complesso è un buon esordio, dove c’è la voglia di evadere, la provincia che ti si attacca addosso senza lasciarti mai. Un mondo che ci sembra comune, conosciuto, un po’ malinconico e che, nonostante tutto, non riusciamo a lasciare andare. Adesso bisogna lavorare per fare di meglio.
