I Dischi del Minollo/Dreamingorilla Records/La Stalla Domestica
Per il seguito di “Virale” i bresciani-bergamaschi Il Vuoto Elettrico hanno scelto come produttore proprio quel Xabier Iriondo, chitarrista dei Six Minute War Madness, autori di quel disco, a cui la band in questione si è ispirata per il suo nome. “Traum” è il secondo lavoro di una trilogia di concept album sull’uomo visto impietosamente nella sua condizione esistenziale. In questo lavoro il gruppo si concentra sul rapporto fra il tempo, la vita e la conoscenza di sé stessi, analizzati attraverso il trauma e il sogno come chiavi di lettura rispettivamente del passato e del futuro.
Non a caso i titoli dei brani sono i nomi dell’ambiente domestico accomunati dal corridoio, utilizzato metaforicamente come prospettiva reale su cui si stagliano le porte che sono i luoghi in cui ognuno deve entrare per fare i conti con ciò che dentro viene ospitato.
Il sound del gruppo è molto aggressivo, si tratta di un post punk con chitarre in primo piano ed un noise molto spesso sferragliante. Non mancano i momenti sperimentali, in particolare nei brani di apertura e di chiusura (“In/door”, “Out/door”). “Camera di specchi” ha momenti convulsi e scheggiati e ne “Il giardino dei segreti” si ispirano direttamente ai SMWM, ma sono meno tesi, rispetto alla band di Iriondo. L’unico brano che risulta forzato è “Sotto il tavolo in cucina”, e con “Lame di soffitto” raggiungono l’acme della cattiveria, mentre in “Un bagno di vita” sono aggressivi ma non graffianti. Un album intenso ed esistenziale come pochi oggi in Italia.
