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Reportage Live

DANIELE SILVESTRI: reportage, fotogallery e scaletta del concerto di Roma

Se è vero che i grandi amori non finiscono, è fuor di dubbio il legame viscerale che lega Daniele Silvestri alla sua città.

Dopo il concerto dello scorso gennaio presso l’Auditorium Parco della Musica, stavolta si torna live per quella che è la prima data ufficiale del Postepay Sound Rock in Roma all’Ippodromo delle Capannelle.
Il concerto del 24 giugno 2017 è stato annunciato come un evento unico, ricco di ospiti e con ben tre opening – in realtà, la serata è iniziata in ritardo sulla timeline stabilita e senza aperture da parte di altre band.

Sono quasi le 22, il pubblico è già pronto da tempo sotto palco e finalmente salgono a prendere postazione i suoi “musici”, come affettuosamente li definisce Silvestri.
Si tratta di Piero Monterisi (batteria), Gianluca Misiti (tastiere), Gabriele Lazzarotti (basso), Duilio Galioto (tastiere), Sebastiano De Gennaro (percussioni e al vibrafono), Daniele Fiaschi (chitarre), Marco Santoro (fagotto, alla tromba e ai cori) con l’aggiunta di Adriano Viterbini alle chitarre e Ramon Jose Caraballo Armas alla tromba e percussioni.

Il live inizia con ‘Quali alibi’, primo singolo estratto da “Acrobati”, l’ultimo disco uscito nel 2016, e prosegue con la prima traccia dello stesso disco, ‘La mia casa’.
Proprio questo è uno dei brani più apprezzati dal pubblico capitolino, che altro non è se non una dichiarazione d’amore nei confronti di Roma e dei suoi abitanti – «Nella mia casa è tutta Roma perché è qui che sono nato […] dove l’acqua scorre sempre e non si ferma, come se l’acqua fosse Roma, come se fosse eterna».
Dopo i saluti e i sorrisi iniziali, Daniele racconta che le date di questo “Over Tour” estivo saranno tutte dedicate alla memoria di Gianluca Vaccaro.
Gianluca è stato un grande tecnico del suono e produttore italiano, un ragazzo mosso dalla passione per l’analogico e con un talento incredibile, che sin dai primi anni Novanta fino ad oggi ha lavorato con i più grandi nomi della scena italiana (la prima registrazione nel suo Terminal 2 Studio è stata con Mia Martini).
‘Datemi un benzinaio’ è un brano del 1994, e Silvestri ricorda che durante le registrazioni del pezzo Gianluca era entusiasta di come stava venendo, nonostante si trattasse di una «canzonetta divertente, nulla di particolarmente impegnativo».
Gianluca verrà ricordato diverse volte durante la serata, e la sua prematura scomparsa ha innegabilmente lasciato un vuoto non solo a livello professionale ma sul piano umano, segnando anche altri artisti, che proprio per lui lo scorso anno organizzarono una raccolta fondi per le spese mediche tramite il “Concerto senza impegno”.

Proseguendo sulla scia delle canzoni più pop del suo repertorio, Silvestri intona ‘Gino e l’Alfetta’, che fa scatenare i presenti in canti e balli.
Il primo dei tanti ospiti a salire sul palco è Lillo, metà del duo Lillo e Greg: con lui prende vita una gag che introduce ‘Pino – Il fratello di Paolo’.
Si balla e si canta con ‘Bio Boogie’, che vede salire sul palco i Funky Pushertz, crew funk – hip hop campana.
Non si può tuttavia esser sempre allegri: a volte è necessario abbassare i toni e ritrovare un po’ d’intimità.
Ecco dunque al piano l’esecuzione de ‘Il primo da sinistra’, che regala uno dei momenti più toccanti della serata – «È la speranza un giorno di essere smentiti all’esplodere di un bacio, è la paura di non essere capiti per un gesto esagerato».

Clicca qui per vedere le foto di Daniele Silvestri a Roma (o sfoglia la gallery qui sotto).

Ancora spazio all’intimità con ‘L’uomo col megafono’ («però il fatto è che lui soffriva, lui soffriva davvero), ‘Manifesto’ («Ho parcheggiato il mio disagio in un cassetto e vivo placido e composto anche con lei, che non l’amavo») e ‘Ma che discorsi’ («Lo so che non ti piacciono le situazioni in bilico, le cose che succedono, ma che discorsi…sei tu che butti sempre tutto giù nel dubbio che poi non funzioni più»).
La serata va per le lunghe, non sembra di essere ad un concerto ma tutti insieme per una serata in compagnia tra amici.
Tra un brano e l’altro vengono proiettati sui maxi schermi dei video che pongono in evidenza i momenti più salienti della carriera di Daniele: spunti per introdurre brani, raccontare aneddoti, abbattere le distanze tra palco e ‘platea’.

Dalle ballate più divertenti alle canzoni d’amore, Silvestri ha una chiave di lettura ironica e reale, specchio di una quotidianità raccontata con stile e semplicità.
Da ‘Banalità’ si passa ad ‘Occhi da Orientale’, che scatena i cori («Ti potrei guardare e non sentirmi perso nei tuoi occhi, disperso nei tuoi occhi») che continuano con ‘Le cose in comune’ («Allora cos’è, cosa ti serve ancora? A me è bastata un’ora»).
Le danze si infiammano e l’atmosfera si scalda con ‘Amore mio’ e ‘La paranza’ («Mi sono innamorato di una stronza, ci vuole una pazienza, io però ne son rimasto senza»), mentre un tuffo nel passato arriva con ‘Il mio nemico’ e ‘Che bella faccia’.
Con ‘A me ricordi il mare’ sale sul palco Il Bove, frontman degli Otto Ohm («A me ricordi il mare e non per le vacanze che abbiamo fatto insieme, ma per il tuo ondeggiare tra il gesto di chi afferra e quello di chi si trattiene»).
Un altro aneddoto sulla ricerca sonora del pezzo e la presenza di Simone Prattico introducono ‘Il Flamenco della doccia’, brano che racconta l’attesa estenuante del primo momento d’intimità in una coppia («Non è la favola di Cenerentola, nemmeno al Principe gli ci è voluta questa eternità»).

Si torna ad un’altra parentesi molto sentita con ‘L’appello’, canzone dedicata a Paolo Borsellino. Dopo l’esecuzione (che ha visto il pubblico agitare in aria dei foglietti rossi) è stato proiettato un videomessaggio da parte di Salvatore Borsellino, che ha lanciato una lunga corsa in bicicletta fino a Palermo per non dimenticare la celebre agenda rossa di Paolo.

I tempi sono stati sforati, siamo a mezzanotte e la scaletta non può essere eseguita come pensato: in una serata magica che non vorrebbe avere conclusione, si corre «con il rischio che ci stacchino la corrente mentre suoniamo».
Nessuno lo avrebbe mai fatto, ma è stato un modo come un altro per anticipare al pubblico che ormai c’è realmente poco tempo a disposizione.

Il trittico finale vede il trionfo dei classici del repertorio di Daniele Silvestri.
Si comincia con ‘Salirò’, che vede nuovamente sul palco Lillo intento a ballare la nota coreografia che accompagna il brano.
Si continua con ‘Testardo’, cantato a squarciagola da tutti i presenti, incoraggiati nel ritornello proprio da Silvestri – «Però se ancora un po’ mi piaci la colpa e dei tuoi baci, che m’hanno preso l’anima de li mortacci tua».
È il turno di ‘Cohiba’, e così capiamo che la serata è ormai terminata davvero.
‘Cohiba’ fa unire ancor di più, se si può, Daniele e i suoi fans, che tutta d’un fiato intonano la canzone-simbolo di una lotta, di un credo, di una certezza: quella di non aver mai paura di lottare uniti per vincere una battaglia.

«E scusate se ci abbiamo messo la memoria, i ricordi, il cuore e abbiamo incasinato tutto»: abbracciando virtualmente gli 8.000 accorsi al concerto, Daniele saluta così il pubblico.
Cosa resta al termine di una serata simile?
La sensazione, sempre più chiara, che nonostante sia amato e seguito in tutta Italia, Daniele Silvestri a Roma è davvero a casa e i suoi live qui hanno un sapore totalmente differente da ogni altro concerto in una qualsiasi altra città italiana.
Ho perso il conto delle volte che l’ho seguito live lungo tutto lo stivale, ma quello del Postepay Sound Rock in Roma è stato un bellissimo live – sostenuto, soprattutto, da quella che è è la sua formazione migliore.

DANIELE SILVESTRI – Tour Estate 2017

Biglietti in vendita a questo link > http://bit.ly/danielesilvestri2017

25 luglio Fiesole, Teatro Romano – Estate Fiesolana
3 agosto Gavorrano (Gr), Teatro delle Rocce
10 agosto Porto Recanati, Arena Gigli
19 agosto Diamante (Cs), Teatro dei Ruderi di Cirella
21 e 22 agosto Lecce, Anfiteatro Romano
25 agosto Taormina (Me), Teatro Antico
26 agosto Palermo, Teatro di Verdura
21 ottobre Assago (Mi), Mediolanum Forum

Biglietti in vendita a questo link > http://bit.ly/danielesilvestri2017

DANIELE SILVESTRI – scaletta concerto di Roma – 24 Giugno 2017

Quali alibi
La mia casa
Datemi un benzinaio
Gino e l’Alfetta
L’Uomo Col Megafono (Preceduta da un video dell’esibizione a Sanremo)
Pino (Fratello di Paolo) (Con Lillo Petrolo)
Bio-Boogie (with Funky Pushertz)
Il secondo da sinistra
Banalità
Manifesto
Ma che discorsi
Pochi giorni
Occhi da orientale
Amore mio
Le navi
Illuso (with Adriano Viterbini)
Spigolo tondo (Fabi Silvestri Gazzè cover)
Il Flamenco della Doccia (with Simone Prattico)
Desaparecido (with Simone Prattico)
Le Cose In Comune (Preceduto dal Video dell’esibizione al Festivalbar)
Che bella faccia (Con Maurizio Filiardo)
A me ricordi il mare
Il mio nemico (Con videomessaggio di Salvatore Borsellino)
L’appello
La paranza
– – – – –
Salirò
Testardo
Cohiba
La mia casa (Outro)

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