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Interviste

Ballare buona musica é una cosa serissima. Parola di ALEX FERNET e NORTH OF LORETO

Siamo andati a intervistare l’enfant prodigio Alex Fernet e la pietra miliare del rap (e non solo) italiano, Bassi Maestro, qui nella veste del suo side project North Of Loreto ad ARCA, poco prima del soundcheck e di quello che é una serata/dj set di mood groove e disco, ma suonato e cantanto davvero. Parola d’ordine: non ripetersi mai. E basta con il preconfezionato.

Articolo e videointervista di Marzia Picciano e Andrea Ripamonti

A prima vista non sembrano neanche così simili. Poi li metti insieme, Alex Fernet e Davide Bassi Maestro (qui in veste di North of Loreto, suo alter ego dedicato alle declinazioni elettroniche della musica) e capisci che in realtà sono davvero complementari. Tutti e due suonano, da sempre, e cantano, da sempre (con le dovute differenze d’età), eppure non poteva essere altrimenti. Altra cosa fondamentale: entrambi hanno un amore reverenziale e viscerale per la musica, quella vera, da cercare tra dischi e dischi in negozi o librerie.

Sarà per questo che Disco / Diavolo Blu, il loro progetto di collaborazione uscito con Maledetta Discoteca e presentato in questi giorni in un tour che sta toccando alcune delle principali città italiane per la storia dei due (a partire da Bassano del Grappa, da dove viene Alex) e terminerà a Cagliari a fine marzo, suona così naturale, e bene, anzi benissimo. Ed é un toccasana per le orecchie di chi vuole fare clubbing e ballare.

Che strano modo poi di dire che hanno fatto un disco (attenzione: un vinile in 12’’ prodotto da Maledetta Discoteca) insieme. Perché a parlarci, possiamo dire: no, c’é molto di più.  

Ad esempio, c’é tutta la voglia di evadere da uno schema di produzione ormai abbastanza definito: pompato, alterato, autotunato. Che poi non ci sarebbe niente di male a usare l’autotune, se non fosse diventato una costante canora. E poi c’é Sanremo, e questa sensazione costante di vedere allontarsi sempre di più un certo modo di godere la musica, e ballarla, suonarla.

Alex Fernet ad esempio l’ha fatto affermando la sua volontà precisa di fare un certo tipo di musica lavorando a un disco come LUCIDANOTTE e non fermandosi al diktat nazionale di cantare esclusivamente in italiano (e anche nel prossimo continua esclusivamente in inglese). Il suo obiettivo si trova in Europa. Bassi Maestro ha creato un universo dopo l’altro di possibilità musicali così passando da produrre Gué a collaborare con i Crookers e Raf. No, non é disincanto: é pura materia creativa.

E non é neanche voglia di passato. Alex Fernet questo lo sa, anche rispetto a chi lo ha identificato magari come “nostalgico” (ma le categorie esistono per essere superate, o no?) eppure non c’é nulla che faccia pensare a un ritorno al passato nella sua musica, e soprattutto non lo é in Disco e Diavolo Blu.

Di cosa si tratta? Di due lati: uno, un lato groove e synth che ricorda una sala da ballo spostata sul pop, un pezzo cantato che apre una dimensione sognante, appunto, di belle speranze su pista (Disco); l’altro, il lato oscuro, che attinge a mani basse a un mood più dark, new wave – house (Diavolo Blu). Anche qui due lati complementari: il pre serata e quello della notte piena della serata.

Come far conoscere questi due mood? Mettendo su una serata, un dj set, con pezzi propri e cover, cantato quanto basta e poi ballato quanto più se ne puó. Questo é il senso del giro che Alex Fernet e North of Loreto stanno facendo in Italia. Qualcosa che ci fa capire quanto i nostri vogliano, abbiano voglia di ricordare alle persone che si, una serata puó essere fatta di musica buona, e la musica buona va cercata, sempre.

Questo e tante altre cose nella nostra video intervista.

Le date del Diavoli Blu Tour:

15/02 – Capodoglio (Torino)
16/02 – Vinile (Bassano del Grappa)
21/02 – Arca (Milano)
22/02 – Ai Pini (Bologna)
29/03 – Campidarte (Cagliari)

Written By

Dall’Adriatico centrale (quello forte e gentile), trapiantata a Milano passando per anni di casa spirituale, a Roma. Di giorno mi occupo di relazioni e istituzioni, la sera dormo poco, nel frattempo ascolto un sacco di musica. Da fan scatenata della trasparenza a tutti i costi, ho accettato da tempo il fatto di essere prolissa, chiacchierona e soprattutto una pessima interprete della sintassi italiana. Se potessi sposerei Bill Murray.

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