Articolo di Jennifer Carminati
Grande attesa per l’unica data italiana organizzata da Vertigo di Slash: l’acclamato guitar hero, insieme a Myles Kennedy & The Conspirator, è tornato nel nostro paese per un unico appuntamento al Forum di Assago (Milano) con il suo “The River Is Rising – Rest Of The World Tour ’24”.
Una delle poche incarnazioni ancora in vita del panorama rock ‘n’ roll mondiale, con il suo cappello a cilindro e una parrucca di ricci neri, pantaloni di pelle ed eccolo, un personaggio immediatamente riconoscibile, con una propria identità separata dai Guns ‘N Roses, leggendaria band di cui storicamente fa parte.
Per un fan di Slash e/o anche dei Guns and Roses, per un fan del rock’n’roll oppure, semplicemente, per un fan della buona musica in generale, questo concerto non era da perdere, ed infatti, io c’ero in quanto appartenente a quest’ultima categoria, e ora vi racconto come è andata.

Mammoth WVH
In apertura si sono esibiti i Mammoth WVH, band nata nel 2015 a Los Angeles, guidata dal figlio d’arte Wolfgang Van Halen.
Essendo conosciuti come “il gruppo del figlio di Eddie Van Halen”, è ovvio che le aspettative nei loro confronti fossero altissime, ma vi spoilero già, saranno pienamente soddisfatte.
Wolfgang Van Halen si dimostra essere degno erede del padre portando avanti la tradizionale bravura di famiglia con la chitarra avendo un talento che pare innato offrendoci uno spettacolo di puro hard rock senza annoiare mai.
Con il loro sound mai banale arrivano dritti al punto, i Mammoth WVH conquistano il pubblico di questo Forum già quasi pieno, dimostrando di essere a tutte gli effetti una delle rock band più valide in circolazione.
Questa è una delle poche occasioni, credo sia la prima in Italia, per vederli all’opera esibendosi raramente fuori dagli Stati Uniti e dal Canada e i Mammoth WVH ci faranno ascoltare una mezz’ora di sano hard rock, con una scaletta che ci farà conoscere meglio i pezzi dei loro due album in studio, e che verrà apprezzata dal pubblico guadagnandosi numerosi e meritati applausi.
Ottimo inizio di serata quindi, e può solo che migliorare.
Slash Ft. Myles Kennedy & The Conspirators
L’accoppiata di Slash con Myles Kennedy a tutti gli effetti può essere definita un matrimonio di convenienza, di quelli ben riusciti da subito e destinati a durare nel tempo.
Funziona alla grande per entrambe le parti: Slash si diverte e gli piace suonare con questo gruppo di musicisti, con cui non è obbligato ad esibirsi controvoglia come invece accade con Axl&soci. E Myles Kennedy dal canto suo, ottiene un seguito di fan ulteriore a quelli che avrebbe se fosse in giro da solo o con i suoi Alter Bridge.
È evidente sin da subito agli occhi e alle orecchie di tutti noi qui presenti ad assiepare il Forum di Assago che la chimica tra quei due sul palco raggiunge livelli spropositati ed è veramente bello percepire tutto questo.

Premesso che dovrebbe essere sempre così, l’entusiasmo di chi sta sul palco viene inevitabilmente trasmesso a chi sta dall’altra parte e ha pagato per vedere questi colossi della musica mondiale esibirsi a pochi metri, e tornerà certamente a casa soddisfatto dopo queste due ore di musica di qualità fatta con esperienza e passione.
Si vede proprio che amano suonare rock ‘n’roll e non lo fanno solo come mero compitino stilistico: c’è una continua interazione tra i singoli membri, che si scambiano anche sinceri e sentiti sorrisi d’intesa e complimenti, senza alcun accenno di spavalderia o arroganza.
Salgono su di un palco minimale, un telo in pvc con il logo alle loro spalle e basta, nessun ledwall, solo giochi di luci e lo spirito del R’n’R a parlare.
Sono le 20.45 quando il gigantesco nonché malinconico riff di apertura di The River Is Rising da inizio allo show. È impossibile distogliere lo sguardo da Slash che con il suo carisma e i modi di fare, fa suonare tutto così dannatamente semplice.
Halo con il suo groove, pesante ma allo stesso tempo orecchiabile, vede Myles scatenare la sua potente voce per la prima di molte volte stasera, dimostrando, anzi ribadendo, di essere una delle migliori voci in circolazione, oltre che oggettivamente un bel vedere per le donne qui presenti.
Slash diventa il suo personaggio, ovvero ci ricorda di essere un vero e proprio guitar hero, durante le tre canzoni prese dal suo primo album solista omonimo del 2010 presenti in scaletta: Back From Cali, Starlight, accompagnata dalle torce accesei dei cellulari del pubblico, e Doctor Alibi, traccia originariamente registrata con Chester Bennington prima che Lemmy cantasse nella registrazione finale, e un Todd Kerns che oggi le ha dato un tono decisamente più tamarro e scanzonato.
È una gioia per gli occhi vederlo muovere le sue dita con una naturalezza disarmante, quasi come fosse una danza piuttosto che l’esecuzione precisa di un brano rock.
Dopo Bent to Fly torna alla voce il bassista Todd Kerns per l’unico episodio estrapolato dalla sterminata discografia dei Guns con Perfect Crime, da Use Your Illusion I, una scelta inaspettata che credo abbia scontentato molti qui, che avrebbero preferito brani da poter cantare a squarciagola.
In scaletta trovano spazio anche due cover, alquanto atipiche, che mi hanno sorpreso lo ammetto: Always on the Run di Lenny Kravitz, con Todd Kerns alla voce, e Rocket Man di Elton John, in una versione del tutto inedita ed emozionante, con Slash seduto a suonare la steel guitar e il batterista alle tastiere.

Wicked Stone è il momento di apice assoluto della serata, con un lungo assolo vorticoso che scorre fino a un piccolo interludio sexy blues prima di tornare in piena modalità guitar hero, con i quasi 10 minuti di virtuosismi che ci lasciano completamente estasiati e a bocca aperta, quasi increduli di fronte a cotanta bravura.
Tutto il resto del tempo a loro disposizione lo passano nel farci ascoltare brani dai 4 album solisti di Slash featuring Myles Kennedy & The Conspirators, che ve lo dico a fare: si va dalla super commerciale April Fool a You’re a Lie, passando per Fill My World, singolo di grande successo del 2022, e World on Fire, che chiude egregiamente la prima parte dello show, nel tripudio generale di applausi e un entusiasmo ormai incontenibile.
Una carrellata di brani, uno dietro l’altro, in una scaletta forse da rivedere: tanti i pezzi dall’ultimo album non molto conosciuto dal pubblico e pochissimi dai primi due lavori in studio, certamente i migliori della loro carriera e ben più noti.
Pochi per non dire inesistenti i momenti di autocelebrazione fine a sé stessa, tanti invece i momenti di vera e propria estasi collettiva, e c’è poco altro da aggiungere.
Todd Kerns al basso, con il suo carisma alla Mötley Crüe, Brent Fitz alla batteria, con la maglietta numero 27 dell’Italia calcio e il ventilatore sparato in faccia a scompigliarli la folta chioma, e una nota di merito particolare a Frank Sidoris alla chitarra, membro anche degli Mammoth WVH.
Questi sono i The Conspirators, e con la loro bravura oltre che chimica palpabile tra i singoli, aggiunta al talento e la passione di tutti i musicisti presenti sul palco questa sera, hanno contribuito a rendere questa serata memorabile.
A chiudere quello che è stato un vero e proprio show, ma con pochi effetti speciali e tanta sostanza, ci pensa uno dei grandi successi della band Anastasia, probabilmente una delle migliori linee soliste di sempre di Slash.
Sono state due ore di celebrazione della Musica come dovrebbe sempre essere, senza confini dettati dai gusti o barriere date dal genere preferito: abbiamo passato tutti quanti del tempo in presenza di una leggenda vivente alla chitarra e dell’ormai fido compare a darle voce.
Sono passati tanti anni da quando Slash è comparso nel mondo della musica in Appetite For Destruction nel lontano 1987. Ora, nel 2024, quasi quarant’anni dopo, Slash è uno dei chitarristi più leggendari della storia e ha dimostrato ancora una volta stasera, insieme agli amici Myles Kennedy & The Conspirators, perché è uno dei più grandi artisti dal vivo dei nostri giorni.
Vi viene in mente un’immagine più cool e iconica di lui in tutta la musica rock’n’roll? A me no.

Slash feat Myles Kennedy – La scaletta del concerto di Milano
The River Is Rising
Driving Rain
Halo
Too Far Gone
Back From Cali (Slash song)
Whatever Gets You By
Actions Speak Louder Than Words
Path Less Followed
Always on the Run (Lenny Kravitz cover)
Bent to Fly
Avalon
Spirit Love
Perfect Crime (Guns N’ Roses cover)
Starlight (Slash song)
Wicked Stone
April Fool
Fill My World
Doctor Alibi (Slash song)
You’re a Lie
World on Fire
Encore:
Rocket Man (I Think It’s Going to Be a Long, Long Time) (Elton John cover)
Anastasia
Mammoth WVH – La scaletta del concerto di Milano
Another Celebration at the End of the World
You’re to Blame
I’m Alright
Like a Pastime
Take a Bow
Don’t Back Down

roberto munaro
23/04/2024 at 13:59
Io c’ero….serata memorabile, ma non per la bravura dei protagonisti, abbastanza scontata, ma per il trauma che io, come tanti altri dei presenti, abbiamo subito: possibile che nessuno di coloro che scrivacchiano queste recensioni si renda veramente conto della terribile acustica dell’assago forum e della totale incapacità di neglio adattare il suono da parte dei tecnici presenti sl mixer di regia? Ma cara Jennifer Carminati (autrice dell’articolo), che ti erigi a critica musicale, c’eri veramente al concerto? Ti rendi conto della pressione sonora generata di tutti quegli strumenti, sparati a manetta al limite della sopportabilità umana? Ti rendi conto che il più delle volte la splendida voce di Myles nemmeno si sentiva perché sovrastata da centinaia di decibel a tutte le frequenze sonore udibili? Francamente sono stato a decine di concerti, non solo di Slash ma di tante altre band come Deep Purple, ACDC, Metallica, ecc., ma una porcheria del genere in quanto a qualità acustica non l’avevo mai sentita. I Deep Purple, sentiti qualche anno fa alla Kioene Arena di Padova hanno prodotto un concerto dalle qualità sonore stratosferiche….lo atesso gruppj sentito all’Assago Forum l’anno scorso, hanno fatto sentire solo frastuono, proprio come Slash ieri sera….boicottate il forum fi Assago, è offensivo per ke vostre orecchie ragazzi….datemi retta, non è adatto per il rock, specialmente se gli addetti al suono non sanno lavorare….buon rock a tutti!
Juan Camilo Torres
23/04/2024 at 16:40
La mia compagna ha assolutamente notato la qualità Acustica au subito. L’anno scorso avevamo visto Mammoth con AlterBridge ers era un’ altra cosa. Ad Assago però si sa, non sempre (per fortuna) ma abbastanza frequenza purtroppo… Gli ingegneri del suono boh … Forse a volte sono degli ingegneri del suono specializzati in un tutt’altro genere di musica e quindi …
Mirko
23/04/2024 at 15:54
Confermo, l’audio con Slash 22/04/24 è insopportabile!
Davvero un trauma per le orecchie.
Daniele Rossi
25/04/2024 at 22:11
Concordo con quanto scritto in precedenza : concerto bello ed emozionante ma acustica terribile, livelli troppo alti e terribile rimbombo.