Foto Credits: Simone_Cecchetti
Un teatro dell’opera sold out (1600 posti gremiti) per la prima data di Alchemaya a Roma, concept tour che diventerà presto un disco. Ieri sera Max Gazzè ha dimostrato ancora una volta di essere un artista completo e da mille sfaccettature. In effetti nel panorama musicale italiano pochi come lui possono definirsi eclettici mantenendo un certo spessore. E Alchemaya è la dimostrazione di quanto Max sia sempre alla ricerca di nuove sfide.
L’Opera scritta insieme al fratello Francesco è stata accompagnata dalla Bohemian Symphony Orchestra di Praga diretta dal maestro Clemente Ferrari e si è avvalsa della collaborazione, per la parte narrante, della voce sempre affascinante e perfetta di Ricky Tognazzi. All’inizio si rimane quasi basiti vuoi perché si è abituati a vedere Max in altre vesti e vuoi perché senza il suo basso si fa fatica a riconoscerlo. E invece appena sale sul palco tutto diventa una favola continua. Una narrazione e un lungo racconto corale interpretato alla perfezione. Vestito di tutto punto, con classe ma con le solite giacche lunghe a luccicare Gazzè (sembrava essere anche lui coreografia e parte del Teatro) è stato un perfetto cantastorie ieri sera. Sembrava tutto essere sospeso e nessuno o in tanti si aspettavano la bellezza che lui insieme all’orchestra di Praga hanno saputo offrirci. Per un paradosso ciò che a volte sembra essere più lontano nella nostra immaginazione da un’artista poi risulta essere invece l’abito cucito a pennello per lo stesso. E Alchemaya è un abito perfetto che Gazzè ha indossato e indossa alla perfezione.
Spettacolo diviso in due atti. Si inizia narrando della creazione dell’uomo con “Progenie” ad arrivare a “Il progetto dell’anima“. In mezzo, un brano “Vuota dentro” dove la musica si fa dirompente e si crea un’atmosfera da scenario da film. In questo brano Gazzè trasforma la sua voce attraverso il vocoder e forse risulta agli occhi e alle orecchie una delle musiche più belle e dirompenti sentite fino ad ora, quasi come se venissimo catapultati in “Viaggio al centro della terra“ di Jules Verne… “Bella, uniforme, a strati, massiccia la Terra…una boccia enorme tra i pianeti me se dentro, invece fosse vuota, e al suo centro durasse una luce remota? Da buchi, ho scoperto, in Brasile si scende per scale sbattuti dal vento…il peso decresce di un quarto arrivando alle viscere di un altro mondo. Il sole che appare è più rosso e rimane lì fisso di notte. E l’uomo abitante da questo lato è un gigante pazzesco nato buono”.
Nel secondo atto Gazzè ripropone una rilettura dei suoi brani più celebri a partire dal “Timido ubriaco“ passando per “Ti sembra normale”, a “Una musica può fare” fino ad uno strepitoso bis dove l’artista romano propone ben due “Un brivido a notte” e “Verso un altro cielo”.
Non c’è da stupirsi se alla fine dello spettacolo il Teatro si alza in piedi e meritamente dona una standing ovation a Gazzè, che a differenza di tanti artisti non ha paura di cambiare, correndo magari il rischio di inciampare. In genere il cambiamento è tipico di alcuni geni a livello musicale, intendo artisti di spessore come Peter Gabriel o anche Elvis Costello. E senza nessuna remora, anche perché in genere siamo abituati ad elogiare gli artisti stranieri e mai a guardare quello che abbiamo in casa. Aprendo la porta e guardando in casa, ieri sera, abbiamo sentito e visto uno che può essere considerato tranquillamente un genio dal punto di vista musicale. Come disse una volta Cicely Tyson “Le sfide ti fanno scoprire cose su te stesso che nemmeno conoscevi. Esse sono ciò che fa estendere il meccanismo, ciò che ti fa andare oltre la norma.” E per nostra fortuna Gazzè è a livello musicale uno fuori dalla norma.
MAX GAZZE’ – La scaletta di Alchemaya
Atto I
Intro (Lettura: Progenie)
L’origine del mondo
Intermission (Lettura: Anello mancante)
Il diluvio di tutti
Intermission (Lettura: Enuma Elish)
La tavola di Smeraldo
Intermission (Lettura: L’Atlantideo)
Vuota dentro
Intermission (Lettura: Bassa frequenza)
Visioni ad Harran
Intermission (Lettura: Ezechiele)
Alchimia
Etereo
Intermission (Lettura: XXII)
Il progetto dell’anima
Atto II
Il timido ubriaco
Il solito sesso
Atto di forza
Ti sembra normale
Nulla
La vita com’è
Se soltanto
Cara Valentina
Edera
Mentre dormi
Sotto casa
Un brivido a notte
Una musica può fare
Verso un altro immenso cielo
MAX GAZZE’ – Alchemaya – Tour Teatrale
Biglietti in vendita a questo link > http://bit.ly/maxgazze2017
8 aprile: Firenze – Teatro dell’Opera
10 aprile: Napoli – Teatro San Carlo
11 aprile: Milano – Teatro Arcimboldi
12 aprile: Milano – Teatro Arcimboldi
13 aprile: Padova – Gran Teatro
14 aprile: Torino – Auditorium del Lingotto
Biglietti in vendita a questo link > http://bit.ly/maxgazze2017
