Go Down Records
Mi ricordo poco prima che diventassi adolescente, intorno agli 11, 12 anni, oltre trent’anni fa su qualche muro della mia cittadina campeggiava una scritta: Punk’s not dead. All’ora ancora infognato in un’infantile passione calcistica, di cui alcuni dopo mi sono del tutto liberato, pensavo ‘che diavolo vorrà dire’? Dopo un paio d’anni al liceo, grazie alle cattive compagnie, scoprii CCCP, the Clash, Sex Pistols e tutto il resto, e da allora compresi che l’attitudine punk non morirà mai, tanto per parafrasare Neil Young.
Così ogni tanto, dopo migliaia di ascolti di gruppi più o meno emergenti e indie, ritrovo quell’entusiasmo e quella passione che mi avvolsero quando scoprii quei tre gruppi, o più tardi la Blues Explosion, la no wave e il noise che va dai Sonic Youth agli Shellac, passando per i Mission of Burma.
Quella passione e quell’entusiasmo me li hanno suscitati questi due gruppi veneti, che avendo in condivisione il batterista, hanno deciso di esordire con questo split. Si tratta di quindici canzoni che spaccano, nelle quali sono compresi il garage, il noise’n’roll, gli spezzettamenti free-jazz che si contaminano con il blues sporco dei Chrome Cranks, o il noise che ha ispirato James Chance e i suoi Contornsions. Insomma i due gruppi siano veneti, sembrano sbucati da un lurido CBGB. Finalmente uno sporchissimo e maledetto rock’n’roll!!!
