INRI
Considerati da più parti la next big thing partenopea, i Mexico86 a tre anni dal loro esordio, pubblicano “Sprovveduta”. Si tratta di un lavoro nel quale i napoletani miscelano diversi generi, in modo accattivante e con una maturità, tale di chi sa come muoversi nel mercato discografico indie, ma che ha buone potenzialità per entrare in quello mainstream.
Dotati di ottime capacità, sia per la composizione dei testi, che della musica, il quintetto si è fatto supportare in fase di registrazione da Peppe De Angelis (Afterhours, Vinicio Capossela, Verdena, ecc.), che ha abilmente mixato i suoni.
I brani sono strutturati su un pop, contaminato con diversi generi, a partire da quello cantautorale di “Povero Mario” che evoca tanto il primo Brunori Sas. Il ritmo si fa spesso frizzante, virando verso lo swing (“Non ci torno più”), o verso il p-funk (“Non importa”), o ancora si sposta sul versante del soul-rock (“Brucia”) e il quintetto dimostra di trovare il giusto equilibrio tra profondità ed immediatezza in “Metrò”, non tralasciando momenti esistenzialisti (“Joker”). Un ascolto spensierato, ma non troppo!
