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Jon Spencer Blues Explosion – Freedom tower. No wave Dance Party 2015

jonspencerMom+Pop

Finalmente il trio più esplosivo degli anni ’90 è tornato. È tornato più infiammato che mai. I cinquant’anni o giù di lì dei tre, sembra non abbia scalfito affatto la loro carica rock. Anzi! Dopo le incertezze di “Damage”, il trio si era preso una giusta pausa di riflessione, a parte pubblicare qualche raccolta.

Forse per alcuni è durata troppo questa pausa, ma se alla fine il risultato è questo grande disco, allora fidatevi, ne è valsa la pena. Con “Freedom tower. No wave Dance Party 2015” il trio ha ripreso a macinare grande rock’n’roll, spigoloso come ha sempre saputo fare. In altre parole i tre newyorkesi hanno rispolverato e rielaborato vecchi riff, riadattandoli e ricordandosi dell’attitudine hip hop. Per intenderci in questo lavoro sono racchiusi e centrifugati i migliori riff che vanno da “Afro” ad “Acme”. Tellurici, vibranti, scheggiati e conta tanto groove Jon, Judah e Russell non si sono risparmiati. Se la batteria di Simins torna ad essere irrefrenabile, le chitarre di Spenser e Bauer sono più blues e funky che mai.

New York continua ad essere il loro punto di riferimento e la Freedom tower del titolo è il grattacelo costruito al posto delle Twin Tower, allo stesso modo il riferimento della No Wave del sottotitolo è un manifesto di rifiuto verso le musiche fighette, dunque l’intenzione di sparare in faccia solo ed esclusivamente l’essenza della musica: rock’n’roll. L’iniziale “Funeral” è un orgasmo di rock’n’roll e la mitica introduzione delle malefiche intenzioni del trio, pronunciate da Spencer, ci rituffano nei fasti dei ’90 e con “Wax dummy” il funky-blues ricorda un po’ “Orange”, ma soprattutto “Acme”, soprattutto per l’incedere hip hop del cantato di Jon Spencer, da sempre fan dei Beastie Boys. Se con “White Jesus” il trio ci propina un funky bianco mozzafiato che ha poco da invidiare a George Clinton e a Sly Stone, con “Crossroad hop” il r’n’r si fa spigoloso e incostante, mentre “Down and out” il trio si diletta sadicamente a scarnificare il r’n’r. Nonostante ciò, il fantasma di Elvis e dei Cramps continua ad aleggiare nelle loro canzoni, soprattutto nel punk-blues al fulmicotone di “Betty Vs The Nypd”. Insomma ragazzi avete capito la Blues Explosion è tornata e non farà prigionieri. Siete avvertiti.

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Written By

Vittorio Lannutti, ricercatore/sociologo delle migrazioni, counsellor, con una grave, cronica ed irreversibile dipendenza da rock.

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