di Thanks For Choosing
Fare rock, di quello che ci propinava il nostro papà un po’ alternativo durante le macchinate per andare al mare, di quello che girava senza vergogna su MTV negli anni Novanta, e che in questo strano periodo (strano in generale, non per la quarantena, per la quantità infinita e dilagante di pop innocente e buonista, senza rabbia e senza ragione, se non quella del loop delle playlist Spotify) sembra mancarci più che mai, ecco che arriva finalmente Difetti, il nuovo album dei Before Bacon Burns. Un disco che ci fa respirare la provincia, quella che avevamo lasciato a vent’anni, quando ascoltavamo le voci urlanti dei gruppi di cui custodivamo gelosamente i dischi. I Before Bacon Burns ci portano un disco vintage per tutti quelli che, almeno una volta, hanno sudato in un piccolo club di provincia andando a sentire una band di amici.
E Difetti è esattamente questo, un disco di compagni del liceo che abbiamo lasciato lì e che, cocciuti come pochi, hanno continuato a fare quello che amavano fare: urlare, picchiare sulla batteria, andare ai concerti dei Fast Animals and Slow Kids e parlare di cuori spezzati. Un disco schietto, che non pretende di parlare a tutti, nè di scimmiottare una scena ormai in decadenza (salvo quei nomi storici che vanno dagli The Zen Circus ai prima citati Fask, passando per ciò che è rimasto dei Marlene Kuntz e affini) ma che, anzi, la omaggia. Insonnia iniza e potrebbe essere tranquillamente un brano dei Massimo Volume, ed esplode colpendoci allo stomaco. Questo disco risveglia qualcosa, ci fa arrabbiare in un modo che non credevamo più essere possibile, perchè ormai siamo un po’ dei pantofolai che passano la quarantena su Netflix.
E forse è proprio un bene che questo disco sia uscito adesso, quasi a volerci prendere a schiaffi in un momento in cui accettiamo passivamente tutto ciò che ci arriva, e fose abbiamo dimenticato che a gennaio c’eravamo promessi di passare l’estate in giro per l’Italia a seguire la nostra band preferita, che non stiamo più suonando la chitarra lì a prendere la polvere, che abbiamo iniziato una dieta e stiamo imparando a cucinare. Questo disco è per tutti quelli che sono entrati nella mezza età senza accorgersene e, cazzo, salvatevi subito!
