“Inno Nazionale” è il nuovo singolo della formazione torinese il Circolo Lehmann, un brano synth pop ‘scanzonato’, che ironizza sul desiderio di apparire a tutti costi e sull’esaltazione del successo personale. Un sound ricco e curato, caratterizzato dall’uso di sintetizzatori anni ‘80 che si fondono con un’esecuzione ritmica decisa e senza fronzoli.
L’”Inno Nazionale” dei Lehmann vuole essere la ridicolizzazione del pensiero capitalista occidentale che vede nell’autoaffermazione a tutti i costi il segreto della felicità (il verso “Gloria all’uomo eterno, folle, affamato e serio” prende in giro il celebre motto di Steve Jobs “Stay hungry, stay foolish”).
“Nel video del Circolo Lehmann Inno nazionale fa da colonna sonora a uno dei momenti nazional popolari più iconici dei nostri tempi: la partita degli azzurri. Il video esalta il momento collettivo, quello in cui ci sentiamo tutti uniti, tutti dalla stessa parte. Al tempo stesso, le immagini creano una dicotomia col testo della canzone che critica con sarcasmo l’individualismo imperante dei nostri tempi.
Un gruppo di amici si ritrova a guardare Italia Germania 4-3 del 1970, una delle partite più celebri della storia del calcio; un match che rispecchia lo spirito sportivo per eccellenza, quello che vorremmo vedere sempre in campo e che questa nazionale di Mancini ricorda, per agonismo e spirito di squadra.”
Il video è stato ideato e realizzato dalla regista torinese Valentina Pozzi col supporto di Martino Pellion Di Persano (Dop) e Raffaele Diacono (Focus Puller). Protagonisti sono i membri della band e due amici, Claudio Massasso e Samuel Varrin.La location è un appartamento realizzato da Studio Ellisse Architetti (Torino).
Il video è girato da Valentina Pozzi, già regista “Diventi Inventi” e “Io sono l’altro” di Niccolò Fabi, “9″ e “Autoritratto” di Boosta dei Subsonica, “Drago” di Bianco e produttrice di “Semaforo” e ” La tua futura Ex moglie” di Willie Peyote. La Pozzi ha partecipato a numerosi festival internazionali, tra cui Locarno Film Festival e Brooklyn Film Festival, premiata come miglior esordio alla regia.
