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I 5 brani preferiti di Pepp1

“È Polpa mia” è l’album di esordio di Pepp1, uscito ad ottobre per Hukapan Records, label di Elio e le Storie Tese. 



Anticipato dai singoli LATTE FAI DA TE e CONCIMAMI, il “creepy rock” di Pepp1 torna con È Polpa mia, il primo album del cantautore palermitano trasferitosi a Milano per portare avanti il suo progetto, che racconta con inquietudine ed ironia storie di vita apparentemente comuni, abbellite da dettagli insoliti e stranianti.

È Polpa mia è un viaggio di tredici tracce tra storie e suoni che rendono omaggio alla creepiness raccontando vicende d’amore, tradimenti e passioni e rivelando desideri ed ossessioni che non si ascoltano tutti i giorni. Le sonorità del disco prendonoispirazione dal classic rock ed accompagnanoun songwriting dal carattere provocatorio e ricco di immagini, similitudini e metafore.

E noi come sempre non potevamo resistere, e gli abbiamo chiesto quali fossero i suoi cinque brani preferiti. 

Daniele Pace – Vaffanculo

L’opera omnia degli Squallor rappresenta per me un punto di riferimento imprescindibile. Il loro universo profondamente libero e scorretto è frutto delle menti brillanti di Alfredo Cerruti, Daniele Pace, Giancarlo Bigazzi e Totò Savio, alcuni tra i massimi esponenti del settore discografico italiano tra gli anni ‘60 e ‘70. 

Ho sempre nutrito particolare simpatia per Daniele Pace, un artista geniale ed istrionico, autore di successi come “E la Luna Bussò” e “Sarà Perché Ti Amo”. La sua verve si è espressa ai massimi livelli nella dimensi1 (pron. dimensiuàn) confidenziale e vagamente gainsbourgiana del suo unico LP da solista (“Vitamina C”). L’autore, milanese di nascita ed affezionato alla canz1 napoletana, realizza un gioiellino di grande classe raccontando la nostalgia ed il decadimento di un quarantenne e concentrandosi spesso sulla sfera sessuale. Straordinari i versi presenti in questo brano:

Ti dico amico mio
Qui si impazzisce se
Non trovo una ventenne
Che mi porti il caffè a letto
E che mi dica
“Scopi bene solo tu”
E non è vero.

Fun fact: il Maestro Pace cantava sulle stesse navi da crociera in cui era solito esibirsi Silvio Berlusconi. Quest’ultimo ha sottolineato in più occasioni come Pace avesse un appeal maggiore sulle donne presenti a bordo.

Paul Weller – Bull Rush

L’influenza che il Modfather esercita su di me è impossibile da definire: di lui mi rapiscono la coerenza, il buon gusto ed il desiderio di cambiare costantemente direzi1. La sua opera e la sua immagine trasudano classe, studio, qualità e conoscenza totale della tradizi1 musicale pop-rock. 

Questo brano è tratto dal suo primo LP da solista, un piccolo capolavoro che fonde classic rock, soul e funk. Ho scelto una splendida versi1 tratta dal celebre “Live Wood” del 1993: la band era solita chiudere il brano citando il capolavoro “Magic Bus” degli Who. Weller rendeva così omaggio ad una delle band più rappresentative della cultura mod, un universo estetico di cui il songwriter britannico continua ad essere un faro.

Rapput – Claudio Bisio 

Ho consumato e venerato ogni microsolco del complesso Elio e le Storie Tese. Da bambino ero solito andare alla ricerca di tutti i reperti audio (vinili, cassette o cd) che comprendessero il loro zampino, sicuro di scovare delle perle rare. Quando comprai una copia usata di “Patè D’animo” su eBay non riuscii ad ascoltare altro per mesi. L’album, scritto da Bisio insieme a Rocco Tanica, rappresenta un ascolto necessario, una posizi1 sicura nella mia top 5. 

L’opera è nota a molti per la presenza di una vera e propria hit nella tracklist: trattasi di “Rapput”, un brano che trasuda urgenza e risentimento. Andrebbe riproposto oggi, giusto per vedere l’effetto che fa. 

Well Well Well – John Lennon

Faccio parecchia fatica a scegliere il mio album preferito dei Fab Four, ma non ho mai avuto dubbi sul disco solista beatlesiano che sento più vicino alle mie corde. 

“Plastic Ono Band” è un viaggio introspettivo nella mente di un uomo che ha già vissuto dieci vite alla soglia dei trent’anni, un’immersi1 nelle sue insicurezze malcelate e nei suoi traumi. Percepisco in ogni singolo passaggio la sincerità di Lennon, il suo grido d’aiuto represso per troppo tempo. La terapia Primal Scream seguita dal songwriter di Liverpool rappresenta il perno attorno a cui ruota la scrittura dell’intero lavoro.

“Well Well Well” è il brano più duro e creepy del disco. Da studiare. 

Is She Really Going Out With Him? – Joe Jackson

Ero parecchio indeciso tra questo brano ed “Alison” di Elvis Costello: entrambe le canzoni sono legate agli albori della New Wave britannica e rappresentano per me dei riferimenti essenziali. 

Ogni brano del disco d’esordio di Joe Jackson (“Look Sharp”) è un concentrato di energia pura e scrittura raffinatissima. Una menzi1 speciale va al bassista Graham Maby, autore di linee di basso iconiche e geniali. 

“Is She Really Going Out With Him” è il singol1 dell’album, uno dei classici di JJ. Il testo spicca per originalità: un uomo osserva e giudica da lontano le scelte fatte dalla donna dei suoi sogni in ambito sentimentale, lasciandosi andare a commenti un po’ risentiti.

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