E’ uscito a fine aprile “Tamalla“, l’album di debutto di Jali Babou Saho, cantante del Gambia e suonatore di kora (strumento tipico dell’Africa Occidentale che si tramanda di generazione in generazione). Un disco che nasce per un’urgenza artistica dopo l’incontro con il chitarrista Francesco Mascio e che vanta la produzione eccezionale di Riccardo e Daniele Sinigallia. Sei tracce originali, registrate in presa diretta con Maurizio Loffredo, Daniele e Riccardo Sinigallia, presso gli Artigiani studio di Formello; le canzoni spaziano nell’ambito dell’ afro-blues, afro-jazz e world music. Un intreccio di sonorità elettriche e acustiche, in cui le radici della musica mandinka, evolvono in una visione moderna, dando vita ad una interpretazione dell’artista del tutto personale. Focus track del disco è il singolo Kanno, che sarà accompagnato da un video ufficiale in uscita lo stesso 29 aprile alle 12.
Ad impreziosire l’intero lavoro, vi è la collaborazione di numerosi musicisti provenienti da percorsi musicali differenti: il vocalist italo-libico Esharef Alì Mhagag, la cantante partenopea Fabiana Dota, il sassofonista Alberto La Neve, Tonino Palamara alle percussioni, Paolo Mazziotti al basso elettrico, Domenico Benvenuto alla batteria, oltre che dallo stesso Francesco Mascio alla chitarra classica ed elettrica e Jali Babou Saho alla voce e kora.
E noi come sempre gli abbiamo chiesto quali sono i suoi cinque brani preferiti.
Al primo posto metto una canzone di mio padre, Yankuba Saho
La canzone si intitola “Yereba”, che vuol dire grande albero. Gli alberi, nella mia cultura sono molto importanti. Sono la fonte di tutta la vita e noi li rispettiamo molto. Probabilmente la metto al primo posto anche perchè è di mio padre 🙂
Al secondo posto metterei Bob Marley con “Get Up Stand Up”
Questa canzone parla dell’essere giusti, del comportarsi bene con le altre persone. E’ molto leggera ma ha un ritmo incredibile. Bob Marley era amico di mio padre e hanno lavorato assieme. Forse il fatto che mi piaccia molto Bob Marley dipende anche da questo.
Al terzo posto metto una canzone di Mina: “Parole parole”
A parte la fantastica voce di Mina e il suo modo di cantare, trovo molto appropriato il testo della canzone per i tempi in cui viviamo, in cui il legame tra parola detta e comportamento conseguente è spesso blando.
Al quarto posto una canzone di Madonna, “Live to tell”, ma eseguita però da Bill Frisell
Quando ascolto Bill Frisell mi sembra di essere dentro un sogno. Il suo modo di suonare cosÏ etereo ed estraniato mi affascina molto e in questa canzone mi sembra che musicalmente esprima il meglio di se stesso.
Infine una canzone di Pino Daniele – “Napule è”
In questa canzone sento i suoni, i colori, i profumi del sud… fantastico, con la sua voce calda e un po’ rauca. Bellissima canzone.
