E’ uscito a fine febbraio 2022 “A boy needs to grow”, il nuovo singolo di Henry Beckett e primo capitolo in attesa di un album di debutto (che seguirà l’EP Heights del 2017). Con un immaginario a metà tra le influenze di Kerouac e le atmosfere à la Into The Wild, “A Boy Needs To Grow” racconta un momento della vita in cui si avverte la pressione del dover scegliere tra due strade radicalmente diverse.
Da una parte la strada del sognatore che, pur di realizzare i propri desideri, rischia. Dall’altra, la strada di chi, nonostante l’amarezza, sarebbe disposto a rinunciarvi per abbracciare un pensiero più pragmatico e razionale. Fino a questo bivio i due percorsi parevano poter proseguire per sempre parallelamente.
Come sempre, gli abbiamo chiesto quali sono i suoi 5 brani preferiti.
The Shadowlands – Ryan Adams
Se c’è una domanda a cui so per certo di saper rispondere è “Qual è la tua canzone preferita?”. Immagino sia raro poter rispondere a una domanda simile, ma per me “The Shadowlands” è da sempre la risposta automatica. È il brano d’eccellenza per i miei momenti più meditativi e pensierosi: quelli notturni, quando mi sento totalmente a contatto con me stesso, quando cresce la voglia di scrivere e comporre. Non a caso, le canzoni di Ryan Adams mi accompagnano fin da adolescente e sono una colonna sonora che ha reso indelebili i miei ricordi più importanti.
5:15 am – Mark Knopfler
Mark Knopfler rievoca istantaneamente le lunghe ma dolci ore in macchina accanto a mio padre nei nostri viaggi on the road. 5:15 am e l’intero album (Shangri-La) erano le costanti che ci accompagnavano in questi nostri momenti di intimità e condivisione. Ogni volta che ascolto queste note ricordo sempre da dove vengo e immagino di entrare nelle macchine di altri viaggiatori grazie alla mia musica tanto ispirata a questa dimensione di scoperta.
Strangest Thing – The War On Drugs
Come è forse evidente, la macchina, le mani sul volante, la musica della radio, sono elementi a cui sono estremamente legato. Un’estate sono partito in solitaria per un viaggio in giro per la Scozia con la chitarra in spalla. Prima di ritirare la macchina che avevo noleggiato, passeggiando per le strade di Edimburgo, mi sono fermato in un negozio di dischi e ho comprato l’album “A Deeper Understanding” dei The War On Drugs. Me ne sono innamorato e brani come “Strangest Thing” sembravano fatti apposta per la mia piccola avventura tra strade incontaminate e paesaggi indimenticabili. Sono tornato a casa pieno di voglia di scrivere e produrre il mio primo album.
The Debt – Half Moon Run
Gli Half Moon Run sono una band canadese di cui sono follemente innamorato. La conferma del mio amore per loro si è palesata definitamente durante il loro primo live a cui ho assistito. Il loro affiatamento, la loro energia, la loro precisione, sono tutti fattori che mi hanno meravigliato come poche volte prima di quel giorno. Sogno di salire un giorno sul palco affiancato da altri musicisti per trasmettere con la stessa potenza l’amore che provo per le mie canzoni. The Debt è uno dei miei brani preferiti del gruppo, ma potrei indicarne tanti altri…
The Hype – Twenty One Pilots
Spesso ho delle parentesi musicali che potrebbero sembrare un po’ distanti dai miei soliti ascolti, ma a volte ho semplicemente bisogno di mettere a tutto volume un brano come “The Hype” e sfogarmi. Magari sul mio snowboard circondandomi di neve e natura, respirando aria diversa, alleggerendo ogni pensiero, stando insieme alle persone che condividono questa passione. È divertente, è liberatorio, è necessario. È un mood verso cui ogni tanto vorrei dirigere la mia musica!
