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Interviste

“Un minuto”: intervista a Delmonte

“Un minuto” (Maionese Project/Matilde dischi)è il titolo del nuovo singolo del cantautore Delmonte. Il brano è la descrizione di tutte quelle emozioni che si amplificano un attimo prima di andare a dormire, quando si rimane soli e i pensieri si trasformano in qualcosa di concreto. “Un minuto” è il racconto di una crisi che poi diventa un’opportunità di rinascita e cambiamento. È il punto di svolta, quell’istante in cui si è in bilico tra il restare e l’andare via. È la descrizione di quel “nonluogo” immaginario dove si rimettono insieme le puntate di una storia e si fanno i conti con se stessi.

Ciao Delmonte, è un piacere poterti intervistare. “Un minuto” è il tuo nuovo singolo che affronta tematiche profonde legate alle emozioni notturne e a una crisi interiore. Cosa ti ha ispirato a scrivere questa canzone?

Il bisogno di mettere nero su bianco le emozioni legate a quel momento. Per me la scrittura funziona come fosse una sorta di seduta di psicoterapia, è liberatoria e, una volta scritta una canzone, riesco a vedermi dall’esterno e ad assimilare meglio ciò che è accaduto.

Il brano sembra toccare temi universali come il cambiamento e la rinascita. Qual è il messaggio che speravi di trasmettere agli ascoltatori attraverso questa canzone?

Che è sempre il momento giusto per fare a se stessi delle domande non avendo paura di ascoltare le risposte che qualche volta tendiamo a nascondere. Non bisognerebbe mai aver paura dei nostri sentimenti, anche e soprattutto di quelli che ci rendono più vulnerabili.

Hai menzionato che “Un minuto” è nato da un periodo di crisi personale. Come hai affrontato questa fase difficile e come ha influenzato la tua musica?

Con molto coraggio. Mettersi a nudo, restare, superare i conflitti prendendosi le proprie responsabilità è un atto di maturità e di onestà nei confronti di chi si ama, in primis nei confronti di ciò che siamo. È solo così, a mio parere, che si può andare verso ciò che si vorrebbe essere. Anche con la musica funziona in questo modo, più si è onesti e più si riesce ad esprimere ciò che si è arrivando a più persone.

Parlando del tuo percorso artistico, hai iniziato a lavorare al tuo primo disco solista durante gli ultimi mesi del 2021. Come definiresti il tuo stile musicale e quali sono le influenze che hanno plasmato la tua musica?

Sono orgogliosamente pop. Mi lascio influenzare da tutti quegli artisti che riescono a metterci il cuore in quello che fanno, che siano essi musicisti o meno. Tutto ciò che è arte e che riesce ad arrivare a toccare le mie corde in qualche modo mi lascia qualcosa dentro, ed è quel qualcosa che tante volte si trasforma in uno stimolo, un’ispirazione, quando poi prendo la chitarra in mano e inizio a scrivere.

Vivere al mare, come è scritto nella tua biografia, ha avuto un impatto sulla tua creatività o sulle tue canzoni? In che modo il tuo ambiente influisce sulla tua musica?

Assolutamente. Avere la possibilità di fare lunghe passeggiate al mare soprattutto in inverno è un modo per schiarirmi le idee. Così come correre sul lungomare al tramonto d’estate è un qualcosa che mi ha sempre rimesso in sesto. La natura su di me ha un effetto calmante, mi riequilibra. L’ambiente che mi circonda è molto importante, anche e soprattutto quando si parla di scrittura. Devo sentirmi a mio agio con ciò che mi circonda altrimenti non riesco ad entrare in contatto con quella parte di me che riesce ad esporsi attraverso la scrittura.

Infine, live in vista?

Presto. Vorrei proporre live un intero EP oltre le canzoni che sono già uscite. Non manca molto, e io non vedo l’ora di salire di nuovo sul palco.

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