Noi dobbiamo vivere la vita, che è diversa ad ogni età. (A.Venditti)
Una nuova collaborazione discografica, un re-incontro di due grandi cantautori, Antonello Venditti e Francesco De Gregori.
Un 45 giri da collezione, per Sony Music, in uscita venerdì 4 marzo, contenente due perle, reinterpretate oggi insieme: Generale e Ricordati di Me, brani che hanno segnato la storia della musica italiana e sono entrati, di fatto, nella vita di tutti noi.
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E un tour (prodotto e organizzato da Friends & Partners), che partirà sabato 18 giugno allo Stadio Olimpico di Roma, per proseguire, nell’estate, lungo tutto lo stivale e arrivare, con ulteriori date, fino al 2023. Ad affiancarli sul palco, una band d’eccezione, composta da musicisti che da anni collaborano con i due artisti: Alessandro Canini (batteria), Danilo Cherni (tastiere), Carlo Gaudiello (piano), Primiano Di Biase (hammond), Fabio Pignatelli (basso), Amedeo Bianchi (sax), Paolo Giovenchi (chitarre) e Alessandro Valle (pedal steel e mandolino).
Li abbiamo incontrati, Francesco e Antonello – Antonello e Francesco, allo spazio Pergolesi di Milano, in una sala gremita di giornalisti, accolti dall’emozione creata dalle luci soffuse, il susseguirsi di immagini dei due artisti proiettate sulle pareti e le note, appunto, di Generale e Ricordati di me, nella versione insieme.
Molte le domande, le considerazioni e le battute nate nei momenti di scambio con la platea.

50 anni fa, dopo il loro debutto con l’album Theorius Campus (era il 1972) le loro storie (fortunatamente, dice Venditti) si sono divise subito, per ricongiungersi ora, in maniera naturale, con la consapevolezza della strada fatta, il profondo rispetto per la carriera reciproca, la riscoperta l’uno dei brani dell’altro…e la voglia di chitarra, pianoforte e treno che parte! La voglia di provare le sensazioni di 50 anni fa, cantando insieme. La complicità di due fratelli, allattati dalla stessa Lupa (ma non figli della Lupa! sottolineano, a scanso di equivoci!).
La decisione di dare vita a questo re-incontro artistico, è stata presa durante un pranzo, in un ristorante di Roma, dopo aver girato un po’ intorno alla domanda “ma veramente lo vogliamo fare!? ma veramente lo vogliamo fare!?” … Sì! Così è nato questo nuovo progetto, in maniera molto desiderante e inizialmente poco strutturata, con l’idea però che l’unione delle loro storie musicali sarebbe piaciuta molto alle persone. Il lancio di una monetina poi, ha sancito il nome: Venditti&De Gregori.
Nessuno spoiler sulle canzoni: la selezione dei brani è avvenuta in modo naturale, così come la composizione della band. Ma la promessa, se così si può dire, che non ci sarà nulla di statico: i pezzi varieranno e nuovi componenti potrebbero entrare nel gruppo. Anche le location, e di conseguenza gli arrangiamenti, saranno differenti: spazi aperti per l’estate e teatri per l’inverno.
Dateci tempo – la risposta di De Gregori alla richiesta di una reazione da parte loro e del mondo della musica su quanto sta accadendo – Tutti abbiamo visto i telegiornali, abbiamo letto le notizie. Sui volti di persone più erudite di noi, giornalisti, politologi, abbiamo visto soprattutto paura e smarrimento e credo che questa sia la situazione che viviamo tutti noi qui dentro, compreso me ed Antonello. La verità è nelle canzoni, nell’arte – gli fa eco Venditti – Il concerto deve essere bello, non deve essere posticcio. Sulla guerra serve la competenza, noi possiamo cantare, ma siamo veramente molto lontani da We Are the World. Meglio stare zitti altrimenti viene fuori pura retorica.
Queste considerazioni non soddisfano tutta la sala. Lato mio, ho profondamente apprezzato questa posizione di altissimo rispetto ed educazione. Non poteva essere altrimenti.
Noi dobbiamo vivere la vita, che è diversa ad ogni età. Così si possono riassumere le considerazioni di Antonello, in risposta a una domanda sulle loro emozioni, dopo questi anni di pandemia e, ora, la guerra. L’ angoscia dell’uomo di fronte alla vita è enorme. La solitudine viene vissuta in tanti modi. La verità sta sempre negli altri, negli altri vedi gli effetti di quello che è stato. Solo nei prossimi decenni capiremo cosa è successo e cosa sta succedendo ora.
Immancabile il ricordo di Lucio Dalla, caro amico di entrambi: Lucio raramente aveva torto, – racconta Venditti – dovevi sempre starlo a sentire molto attentamente. È stato il primo, ancor prima di Pavarotti, a capire che l’arte è unica, che la musica è tante musiche, che il teatro è tanti teatri. Non ricordo il 2 marzo, ma solo il 4 marzo. Per me esiste solo la nascita.
Un passaggio sui tempi che cambiano e con esso, la musica – non esiste una musica migliore di un’altra – e un messaggio finale:
Ci dobbiamo ricementare, dobbiamo stare tutti dalla stessa parte, che è quello dell’umanità, del divertimento intelligente. Noi tutti siamo fortunati a vivere.
Dopo lo show del 18 giugno allo Stadio Olimpico di Roma, queste le date del tour estivo di VENDITTI & DE GREGORI:
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7 luglio – FERRARA – Piazza Trento Trieste (Summer Festival)
10 luglio – LUCCA – Piazza Napoleone (Summer Festival)
12 luglio – PALMANOVA (UD) – Piazza Grande (Estate di Stelle)
14 luglio – MAROSTICA (VI) – Piazza Castello (Summer Festival)
16 luglio – CATTOLICA – Arena della Regina
18 luglio – TREVISO – Arena della Marca
19 agosto – FASANO (BR) – Piazza Ciaia
21 agosto – LECCE – Pala Live (Oversound Festival)
23 agosto – ROCCELLA JONICA (RC) – Teatro al Castello (Summer Festival)
27 agosto – TAORMINA (ME) – Teatro Antico
28 agosto – TAORMINA (ME) – Teatro Antico
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