nEw liFe promo presenta
A PLACE TO BURY STRANGERS (USA) + BAMBARA (USA)
martedì 22 Ottobre – ARCI RUBIK di LECCE
giovedì 24 Ottobre – BLACKOUT di ROMA
venerdì 25 Ottobre – LO FI di MILANO
sabato 26 Ottobre – INTERZONA di VERONA
Ad un anno dalla loro ultima apparizione in Italia (leggi il nostro reportage del concerto di Modena), torna una della band più apprezzate della scena noise di New York, a presentare il suo nuovo album “Strange Moon”, un sentito tributo ai Dead Moon.
A PLACE TO BURY STRANGERS
Torna in Italia la band più rumorosa di New York e, dopo tre album e numerosi EP, si appresta a presentare un lavoro totalmente nuovo, l’album “Strange Moon”, una raccolta di cover della band indipendente americana “Dead Moon” per la quale gli A Place to Bury Strangers provano una vera e propria venerazione.
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Sorti dalla scena indipendente di New York, che si è conglomerata intorno agli ormai celebri locali della Bowery su Manhattan e di Williamsburg a Brooklyn, e che negli uffici della Death By Audio ha la propria mecca. Oliver Ackermann fondatore e leader degli A Place to Bury Strangers, è proprio il gran capo della Death By Audio, un locale sì, ma anche una ditta che produce pedaliere ed effetti per chitarre, usati da tutte le più importanti band mondiali, come gli U2 e i Nine Inch Nails.
E proprio da questa fonte di ispirazione che nascono gli A Place to Bury Strangers: la loro musica è una ondata travolgente che ha conquistato negli anni centinaia di fan in tutto il mondo, tour dopo tour, disco dopo disco. “Dead Moon” è l’evoluzione punk del loro suono, che incarna lo spirito nichilistico e live della band, una di quelle che merita davvero di essere vista dal vivo, nell’appiattimento globale di questi anni X. Sudore, rumore, caos, luci abbaglianti: come disse una volta un giornalista, assistere ad un concerto degli A Place to Bury Strangers e come infilarsi a piena velocità nella nebbia, abbaglianti sparati, dritti, verso l’esplosione finale.
BAMBARA
Una band che si potrebbe definire Lynchiana, se David Lynch fosse appassionato di hardcore punk. Il loro disco d’esordio si chiama “Dreamviolence” e in questo termine è rappresentata l’essenza del sound dei Bambara. Un assalto musicale impressionante, radicato nel punk e nell’hardcore: un suono che deve qualcosa sicuramente agli Swans e all’oscurismo trionfalismo del goth rock da stadio. Non è la solita melensa scopiazzatura di Jesus & Mary Chain o My Bloody Valentine: li abbiamo già visti e rivisti questi sound, declinati in tutte le loro resurrezioni nel corso degli anni. Ma qui è brutale, violento, potente, che ben si sposa a quello degli A Place to Bury Strangers che l’hanno scelti per portarli in tour con loro. Un piccolo fiore tra le strade di cemento di Athens, Georgia, che minaccia di sbocciare con tutta la sua forza nell’ambito del tour italiano di quattro date che faranno in compagnia della band più rumorosa di New York. Il noise ha trovato dei nuovi paladini?
