Dal giorno in cui ho appreso la data d’uscita del nuovo album dei Verdena sino al giorno in cui ho ricevuto le tracce di “Endkadenz vol.1” (scarica il disco da iTunes – compra l’album su Amazon) per poter scrivere la recensione ho fatto solo una cosa: sperato. Ho sperato principalmente perché non ascolto qualcosa di nuovo che sia decente da un tempo indeterminato, sarò io che non riesco a trovare nulla online, saranno i miei gusti difficili, sarà che il singolo “Un po’ esageri” mi è sembrato ironico. Ebbene, ho ascoltato il singolo per la prima volta il giorno in cui è uscito e mi ha lasciato perplesso, dopo alcuni giorni nei quali la mia home facebook è stata intasata dal suddetto ho voluto dargli un’altra possibilità, poi un’altra ancora, e finalmente ho capito!
Il singolo è probabilmente uno scherzo dei Verdena, “Un po’ esageri” è il loro messaggio per coloro che ogni giorno hanno osannato il pezzo trucidando la nostra pazienza a colpi di like. Si, dev’essere così. Non fraintendiamoci, il pezzo suona bene (punto e basta).
Ho delle parole da spendere anche per il video, è fatto molto bene, ma non è nulla di che, smettiamola di dire che è super-mega figo solo perché sono i Verdena e ci hanno fatti attendere 4 anni per il nuovo lavoro, signori, è una tecnica inflazionata questo taglia incolla di video.
Ma quasi ci sentiamo in colpa a criticare chi ha portato solamente cose buone alla musica italiana e non mi sono arreso, ho continuato a sperare fino ad oggi, finalmente ho tra le mani Endkadenz vol.1, ho paura, esito, ripenso con malinconia a Il suicidio dei Samurai (2004) e poi a Requiem (2007), mi scende una lacrima, mi sento anziano. Play.
Ascolto, in un primo tempo dalle casse del pc (che io sia maledetto) le 13 tracce, una dietro l’altra, senza pensarci troppo, successivamente prendo le cuffie e riascolto più volte il tutto mischiando le tracce. In faccia mi si crea un ghigno di sollievo.
Fumata bianca, l’album è Verdena! che di per sé vuol dire tutto e niente, è un album di nuovo nuovo, come all’uscita di Wow (2011) che inizialmente non ci capivo nulla, non capivo perché fosse tutto così “semplicemente diverso”, avevo un sapore amaro in bocca che poi ho digerito ritenendolo un ottimo album.
Endkadenz vol.1 è altro, inevitabilmente sono sempre presenti le costanti Verdeniane, quelle che ci confortano, ma c’è una nuova esperienza alle spalle, più libertà nella composizione e ricerca dei suoni, sembra un parco giochi nel quale tre bambini e qualche amichetto vive le proprie emozioni contrastanti in certi momenti, meno in altri; con attimi di gioia ed altri di rabbia e tormento.
I Verdena oggi ci propongono 12 pezzi impegnativi e un singolo che a parer mio non rappresenta l’integrità dell’album, trascende dalle costruzioni complesse per dar spazio ad una struttura semplice senza troppe pretese, facilmente vendibile.
Le altre 12 tracce sono invece sapientemente costruite, talvolta si presentano pattern di batteria molto veloci e calzanti, un rilassante nervosismo che ci ricorda pezzi come Canos o Elefante anche se con suoni meno grezzi e più dispersivi eseguiti da una chitarra perennemente alterata. Altri pezzi sono invece più pacati e rilassanti, con parti di pianoforte che sostengono la melodia vocale. La modalità del cantato non è molto diversa dal penultimo album, qualche eco ed effetto in più ed il solito ma mai banale grattato nei pezzi più spinti, saliscendi di volumi e frequenti sfumature quasi sussurrate per chiudere il pezzo. Riguardo ai testi non si può mai dire molto, certe frasi sembrano banali in un contesto impegnato di significati molto personali, come al solito ogni singolo testo dei Verdena è da interpretare soggettivamente.
A farla breve tutte le tracce dell’album sembran seguire due tracce guida ben distinte ma legate da un fil rouge che in Wow un po’ veniva spezzato dalle diverse sonorità (e diversi colori) dei pezzi. Insomma, i nostri tre beniamini (più guests) hanno il dono di stupire o semplicemente si divertono nel loro pollaio, corrono attorno alle sette note per ricercare ciò che a loro in primis piace, cosa di cui noi tutti dovremmo prendere nota sul nostro foglietto bianco, una coerente quanto vecchia tecnica ormai dimenticata.
Davide Sgambaro
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VERDENA – Instore Feltrinelli
Lunedi 26/01 Milano – piazza Piemonte, 2
Martedi 27/01 Roma – via Appia Nuova, 427 ore 18.30
Mercoledi 28/01 Napoli – via Santa Caterina a Chiaia, 23
Giovedi 29/01 Bari – via Melo, 119
VERDENA + Jennifer Gentle
venerdi 27 febbraio 2015 – Rimini Velvet
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sabato 28 febbraio 2015 – Marghera (VE) Rivolta
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lunedi 02 marzo 2015 – Milano Alcatraz
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martedi 03 marzo 2015 – Firenze Obihall
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giovedi 05 marzo 2015 – Bari Demodè
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venerdi 06 marzo 2015 – Catania BarbaraLab
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domenica 08 marzo 2015 – Napoli Casa della Musica
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lunedi 09 marzo 2015 – Roma Atlantico
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martedi 10 marzo2015 – Bologna Estragon
biglietti in vendita a questo link > http://bit.ly/13U3T04
Prezzo ingresso per ogni live: 15 euro + d.p.
