di Stefania Clerici
Il re è pazzo, ma è tornato… e ruggisce più forte che mai. Come nel 2015 per Il bello di essere brutti, è il Blue Note di Milano ad ospitare il concerto-evento che celebra l’uscita del nuovo album di J-Ax: un lavoro che rivela in modo intenso e senza filtri un nuovo capitolo della vita dell’artista, in cui sono stati coinvolti in studio e sul palco nella serata di ieri, amici e collaboratori: Annalisa, Boomdabash, Chadia Rodriguez, Enrico Ruggeri, Il Cile, Il Pagante, Jake La Furia, Max Pezzali, Paola Turci, Sergio Sylvestre e il coro della scuola di musica Cluster Milano.
18 tracce che raccontano cosa significa essere ReAle: tenere in alto il dito medio quando il potere prova a schiacciarti, giocare una partita onestamente, cadere sette volte e rialzarsi otto. Essere ReAle è avere fame anche quando hai la pancia piena, è il rispetto che non può essere battuto in cassa, essere ReAle è guardarsi finalmente dopo tanto tempo e dire sono un perdente che ha vinto”. Che siede ironicamente su un trono definendosi “sovrano della musica.
Il live segue la tracklist dell’album e inizia subito alla grande con Mainstream, sottotitolo: La scala sociale del Rap: un pezzo dritto e rappato in perfetto stile Ax. Prodotto da Takagi & Ketra, racconta in modo provocatorio e ironico, come in una classifica scandita da 20 posizioni, l’ascesa al successo di un artista. Arriva poi Annalisa sul palco per il primo featuring della serata: Supercalifragili, e poi Quando fuori piove, Diluvia, una ballad autobiografica che descrive un momento difficile della vita dell’artista: “Mi dispiace tanto / C’è la ruota della sfortuna e tutti stanno guardando / Sono sano e salvo / Dicono di no ma tutti vogliono lo schianto”, recita il ritornello a ripetizione… ma nonostante tutto ci si rialza, sempre.
Spazio poi al sound raggae dei Boomdamash, non ospiti sul palco ma presenti attraverso lo schermo che li ritrae in studio mentre registravano Beretta: un pezzo dal ritmo scanzonato ma che denuncia una storia di violenza familiare in cui vittima è una donna legittimata ad agire per difendersi. La denuncia sociale continua poi su Pericoloso che vede salire on stage Chadia Rodriguez: in un duetto che vede il mondo maschile e quello femminile in contrasto, viene messa in scena una moderna “battaglia tra sessi”.
La serata raggiunge l’apice con l’ingresso di Max Pezzali, amico e compagno di Jax per La mia Hit, uscito come singolo qualche settimana fa per annunciare l’album in presentazione. Le collaborazioni continuano poi sulle note di Siamesi, che vede duettare (da remoto) Paola Turci con il rapper. Arriva poi la title track REALE, che potremmo definire il manifesto, visivo e ideologico, di J-Ax: un re senza corona ma con un cappello da giullare che si mette a nudo per quello che è veramente, senza maschere e menzogne acchiappa like.
I toni si abbassano poi su Cristoforo Colombo che vede salire sul palco Sergio Sylvestre: un brano metafora che racconta come Cristoforo Colombo trova la sua America, così l’artista trova la sua “America” nella donna di cui si innamora. Si sale poi sui ritmi gitani di Fiesta! con Il Cile, per un inno al divertimento destinato a diventare hit (Maria Salvador insegna).
J-Ax poi chiede al pubblico quanti dei presenti sono di Milano: come al solito siamo in pochi ad alzare la mano. Ma quando fa il suo ingresso sul palco un altro doc come Enrico Ruggeri ecco che arriva una ballad struggente e vera che racconta la nostra città, complessa e vera, dove frenesia e solitudine vanno a braccetto: una “Milano da bere” che non disseta più ma di cui comunque ci si continua ad innamorare, come in Cuore a lato. Per continuare sui temi della nostra città ecco poi Per sempre nell’83, che vede un featuring con Il pagante: “Cosa resterà di questi anni ottanta” cantava Raf… e Ax risponde “tutto e niente”, perché anche se le mode cambiano, il trend dell’apparenza è sempre lo stesso.
Per la conclusione del live arriva sul palco anche il compare Jake la Furia e la sua Redneck, una country ballad dal sapore antico in cui si canta il mondo contadino lombardo, paragonato a quello dell’americana Alabama, e si conclude con due pezzi in solitudine: Il terzo spritz e sarò scemo. Per il gran finale viene chiamato poi sul palco il Coro della scuola di Musica Cluster di Milano per A Me mi: J-Ax dipinge un mondo ribelle ed eccentrico, pieno di contraddizioni e di piccole imperfezioni che lo rendono unico e meraviglioso, come un bambino che canta “a me mi”.
Sebbene il disco contenga anche le già note hit Ostia Lido e Tutto Tua Madre, le due canzoni non vengono eseguite, lasciando spazio alla chiacchiera, ad una racconto a ruota libera di Ale come persona prima che come artista, che mettono a nudo un personaggio bello e reale, tutto da scoprire. Dopo le 19 date instore di promozione (su Ticketone la possibilità di accedere agli eventi instore con upgrade > http://bit.ly/jax-instore), aspettiamo le date di uscita del tour che non tarderanno ad arrivare… stay tuned!
J-AX – La setlist del concerto di Milano
1 Mainstream (La scala sociale del Rap)
2 Supercalifragili Feat. Annalisa e Luca Di Stefano
3 Quando piove, diluvia
4 Beretta Feat. Boomdabash
5 Pericoloso Feat. Chadia Rodriguez
6 La mia Hit Feat. Max Pezzali
7 Siamesi Feat. Paola Turci
8 ReAle
9 Cristoforo Colombo Feat. Sergio Sylvestre
10 Fiesta! Feat. Il Cile
11 Cuore a lato Feat. Enrico Ruggeri
12 Per sempre nel’83 Feat. Il Pagante
13 RedNeck Feat. Jake La Furia
14 Il terzo spritz
15 Sarò Scemo
16 A me mi Feat. coro della scuola di musica Cluster Milano
