Undici anni fa, il 4 dicembre 2013, gli Imagine Dragons salivano per la prima volta su un palco padovano, al Gran Teatro Geox, di fronte a 4.000 spettatori. Una data sold out che sanciva l’inizio di un rapporto speciale con il pubblico del nostro Paese per la band di Las Vegas. Allora erano la nuova promessa del rock alternativo mondiale, sospinti dal successo esplosivo di Night Visions e da un brano, Radioactive, che stava per diventare un inno generazionale.
Oggi, la scena è completamente cambiata. O forse no. Ieri sera, davanti a oltre 40.000 persone radunate allo Stadio Euganeo per la prima delle due date padovane completamente esaurite, Dan Reynolds e compagni hanno dimostrato che, nonostante il passare degli anni, la loro energia è rimasta intatta — anzi, si è moltiplicata.
Il concerto si inserisce nel tour mondiale a supporto di LOOM, sesto album in studio che la band considera il proprio lavoro più maturo e consapevole. Un disco che guarda al futuro senza dimenticare le origini, con sonorità che oscillano tra pop, rock ed elettronica, ma sempre con l’impronta emotiva che ha fatto degli Imagine Dragons una delle realtà più amate del panorama globale.
Questa sera si replica a Padova con la seconda data sold out. Poi sarà la volta di Napoli, sabato 21 giugno, per chiudere la leg italiana di un tour destinato a lasciare il segno.
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IMAGINE DRAGONS – la scaletta del concerto di Padova
Fire in These Hills
Thunder
Bones
Take Me to the Beach
Shots (Broiler Remix)
I’m So Sorry
Whatever It Takes
Acoustic Stage
Next to Me
Budapest (George Ezra cover)
I Bet My Life
Bad Liar
Wake Up
Radioactive
Demons
Natural
Walking the Wire
Sharks
Enemy
In Your Corner
Birds
Believer
L’apertura è affidata all’adrenalinica Fire in These Hills, seguita da successi come Thunder, Bones e Whatever It Takes, ma non mancano momenti più intimi con la sessione acustica, in cui spiccano Next to Me e una sorprendente cover di Budapest di George Ezra.
La parte finale è una cavalcata di hit: Radioactive, Demons, Believer, Enemy, Natural. Ogni brano è accolto da un boato, ogni parola cantata in coro. Il pubblico è parte attiva dello show, in un rito collettivo che unisce generazioni diverse sotto il segno dell’entusiasmo.
