Articolo di Roberta Ghio | Foto di Andrea Ripamonti
Trionfo per Gianni Morandi ieri sera al Mediolanum Forum di Milano per la tappa sold out del tour GO GIANNI GO! MORANDI NEI PALASPORT. Una serata all’insegna dell’energia e della garbatezza, grazie ad un padrone di casa gentile ed elegante, che mette tutti a proprio agio sia sul palco, sia tra il pubblico. E al contempo diverte, dà carica ed emoziona, non solo grazie alle sue canzoni, che fanno rivivere ricordi e, una via l’altra, ci aprono cassetti della memoria in cui custodiamo tanti dei nostri momenti più belli, ma anche ad una grinta ed una voce che confermano la grandezza dell’artista e dell’uomo, che ogni volta che sale su un palco ha sempre tanto da dire, da dare e da insegnare. Con una naturalezza e modestia disarmante.
I brani poi, sia quelli storici, sia quelli più recenti, contenuti nell’album EVVIVA! uscito lo scorso 3 marzo, resi live da una band strepitosa. Per non parlare dei cori.
Ma entriamo nel vivo della serata. Dall’inizio. Già dalla metropolitana si capisce che non è il solito concerto. Un mix generazionale di persone composte, bimbi che danno la mano, gruppetti di amici di sempre che si tengono vicini (stiamo attenti a non perderci è la frase che sento di più! Neanche fossimo in Mongolia, ma mi trasmette cura e reciproca attenzione). Nessuno che spinge, nessuno che schiamazza e tutti seduti all’avvicinarsi dell’ora X. Solo Amadeus crea scompiglio in tutto questo ordine: il povero sventurato voleva solo raggiungere il proprio posto, con la sua famiglia, e si è ritrovato preso (benevolmente) d’assalto dai fan, desiderosi di una foto. Da lontano, ho ammirato la sua pazienza e cortesia!

Ed è così che, giusto pochi minuti dopo le 21.00, sul grande schermo alle spalle dei musicisti, vediamo scorrere TV anni ‘60 che trasmettono immagini di Gianni dell’epoca, tra apparizioni televisive e film. Ma il tempo di provare a capire di che momenti si tratta, ecco partire L’ Allegria (traccia dell’ultimo album), dall’intro arabeggiante di chitarra elettrica. Il live prende il via con una bella carica di ritmo e … movimenti di spalle! (tutti i posti sono a sedere e, talvolta, trattenersi non è facile).
Morandi appare in gran forma e, ovviamente, super elegante, in giacca nera con punti luce e camicia bianca. La classe! Con l’allegria e il buonumore che porta con sé questo brano, arriva anche la visuale di come è composto il palco, gli strumenti e gli artisti che lo calcano: intravediamo piano, percussioni e cori. Ma anche fiati, chitarra, basso e batteria. Il tutto lascia presagire che sarà una serata carica di suoni!
Si prosegue con un salto indietro nel tempo e così, d’emblée, Se perdo anche Te ci tira fuori tutta la voce.
Che bello tornare al Forum! Esclama Morandi, scambiando qualche battuta con le prime file e accogliendo l’amico Amadeus, che lo raggiunge, con l’immancabile scopa di Sanremo, divenuta ormai virale!

Dopo gli scambi divertenti e la creazione di contenuti social dell’avvezzo Amadeus, si prosegue, con la intima e sentita Una vita che ti sogno.
Il live scivola via in un ricco valzer tra passato e presente, in cui ai brani fanno eco, sullo schermo a fondo scena, visual che si alternano ad immagini real time. Le luci danno man forte. Tutto trasmette cura, professionalità e concretezza.
Con Varietà alziamo i battiti per poi lasciarci andare ad una cantatissima Occhi di ragazza che ci lascia sul volto quel sorriso consapevole al sapor di nostalgia. Abbiamo modo di conoscere da vicino Silvia Olari, che fa parte delle voci, grazie ad un duetto toccante su In Amore. Ammiriamo poi l’audacia di Morandi che canta Bella Signora, dalla resa rock e attacco aggressivo tanta è la spinta dei fiati e delle corde elettriche, facendo un giro nel parterre, riscontrando non pochi ostacoli, visto l’amore da parte del pubblico, che prova in tutti i modi ad avere un contatto con… la star! (eccome se lo è!)
Tra i tanti valori presenti nello spettacolo, spicca (anche) la simpatia dell’eterno ragazzo, che non solo non manca di scherzare con i fan e con gli artisti che lo accompagnano, ma ironizza molto sull’età, tema al centro di diversi interventi. Battute, gag in cui simula l’assunzione di pillole o citazioni “dall’eterno ragazzo all’eterno Riposo è un attimo!”, Fiorello dixit. Non so se si tratti di captatio benevolentiae, ma sta di fatto che Morandi è la dimostrazione che l’età è un numero. E non intacca minimamente l’energia o l’estensione vocale… Almeno nel suo caso!
Prima di un intimo e molto toccante omaggio al grande Lucio Dalla con due brani potenti, Futura e Caruso, resi solo piano e voce, in cui percepisco che il palazzetto vorrebbe cantare, ma soffoca le parole in segno di grande rispetto, l’iniezione d’amore con Anna della porta accanto, ritratto fatto da Lorenzo Cherubini, autore del brano, di Anna, la moglie di Gianni. Quando poesia ed un sound moderno si fondono in un brano carico di suggestione. Chiude il set, Un mondo d’amore, con un palco immerso nel verde ed un Forum che non perde una strofa.

Il concerto è davvero denso, di brani, di suoni, di immagini. E non manca un momento acustico. Rimasto solo, con la chitarra e coni di luce su di lui, eccolo dare via ad un medley tra cui spiccano Chimera, La Fisarmonica, C’era un ragazzo, solo per citarne alcuni. L’ atmosfera presente è come quella che si crea quando ci si ritrova a casa di amici e, a fine serata, si prende la chitarra e si inizia a cantare. C’è molto calore e il pubblico si fa sentire!
Dal passato al presente, viaggiando tra sentimenti ed emozioni differenti. Dall’intimità de Un milione di piccole tempeste, in cui emergono speranze e timori di un genitore che vede il figlio crescere (Avrei dovuto, avrei voluto ancora/Proteggerti da quel che non si avvera/Un padre sa combattere le guerre/Ma ci saranno sempre/Un milione di piccole tempeste) alla solare e sanremese Apri tutte le porte, per terminare con la “bachata latina o romagnola” de La Ola, con tanto di passi di danza insieme ai cori.

Tanta la voglia di ballare. Anni ’60 vuol dire anche twist! Andavo a 100 all’ora con il suo scanzonatissimo blen, blen, blen, blen ci fa saltare sulle sedie e anticipa un altro ospite, Sangiovanni per una scatenata Fatti mandare dalla mamma. Un duetto divertente, in cui le barriere generazionali non esistono più e boomer e genZ ballano, insieme, un brano che con le sue 60 candeline è di fatto un successo intramontabile.
Chiude il set l’appassionata Uno su Mille. Ci si avvia al finale, che è tutto da ballare! Dopo la spensierata Scende la Pioggia e Si può dare di più, tutti in piedi per lasciarsi andare, trasportati dal sound di Banane e Lamponi in un Forum illuminato, da luci a giorno e migliaia di sorrisi!
Mentre usciamo, Gianni ci saluta, con l’idea e la speranza di rivedersi, con la stessa carica ed energia presente in sala. In diffusione Evviva!, brano dell’ultimo album di e cantato con Jovanotti, ci accompagna verso il ritorno a casa.
Non mi sono soffermata sui singoli passaggi strumentali, perché sarebbe stato impossibile. Ma sul palco Maurizio Campo al pianoforte, Ricky Quagliato alla batteria, Michele Lombardi alle tastiere, Daniele Leucci alle percussioni, Ambrogio Frigerio al trombone, Nicholas Lecchi al sax, Camilla Rolando alla tromba, Michele Quaini chitarra, Paola Zadra basso, Silvia Olari, Roberto Tiranti e Alessandra Kidra ai cori, hanno dato forte intensità, grazie ad arrangiamenti, a cura di Luca Colombo, che hanno esaltato e attualizzato brani che fanno parte della storia della musica italiana, senza stravolgerne l’identità.
Il tour è alle sue prime date. Ed è da non perdere!
Clicca qui per vedere le foto di GIANNI MORANDI in concerto al Mediolanum Forum di Milano (o sfoglia la gallery qui sotto)
GIANNI MORANDI – La setlist del concerto al Mediolanum Forum
L’allegria
Se perdo anche te
Una vita che ti sogno
Varietà
Occhi di ragazza
In amore (duetto con Silvia Olari)
Bella signora
Se non avessi più te
Anna della porta accanto
Vita (duetto con Roberto Tiranti)
Futura
Caruso
Un mondo d’amore
Canzoni stonate
Chimera
Il giocattolo
La fisarmonica
Non son degno di te
Il mondo cambierà
C’era un ragazzo
Un milione di piccole tempeste
Apri tutte le porte
La ola
Grazie perché (duetto con Alessandra Kidra)
Se puoi uscire una domenica
Andavo a 100 all’ora
Fatti mandare dalla mamma (con Sangiovanni)
In ginocchio da te
Uno su mille
Scende la pioggia
Si può dare di più
Banane e lampone
