Freakhouse
“Bread and circuses” è il secondo lavoro sulla lunga distanza di questo quartetto campano, ma con il cuore oltreoceano. Già, perché il cantante/chitarrista, Mario La Porta, è italo-americano. I testi, infatti, sono tutti in inglese e le sonorità devono molto, se non tutto al folk Usa. Ballate morbide, melodie qualche sprazzo di rock sono gli elementi che caratterizzano principalmente queste tredici canzoni, di cui due proposte in doppia versione (in studio e live), si tratta del folk introspettivo ed in levare di “It’s all for you” e della melodica title-track.
Il country cantautorale innerva “Einstain said”, mentre a “Extra special needs guy” viene affidato il folk scozzese-irlandese. Elementi di Campania sono presenti in “Up and down” con un momento di ragamaffin napoletano. Nell’avant rock “H.ash” è ospite Amaury Cambuzat e sorprende l’efficacia della resa della cover di Johnny Cash “Folsom prison”, scarnificata ed essenziale.
